Bellinzonese

Nel Bellinzonese segnali di ripresa per AutoPostale

Dopo due anni di pandemia che hanno interrotto l’aumento di passeggeri registrato dal 2014, le cifre dell’inizio del 2022 tornano sui livelli del 2019

Il responsabile vendita settore sud di AutoPostale Alex Malinverno
(Ti-Press)
11 aprile 2022
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Segnali di ripresa per il trasporto pubblico su gomma nella regione del Bellinzonese, che ha causa della pandemia aveva subito una brusca battuta d’arresto dopo il netto aumento di passeggeri osservato a partire dal 2014. A rendere ottimisti i relatori intervenuti questa mattina sul piazzale della sede di Bellinzona di AutoPostale, sono i dati del 2021 che indicano un crescita del 16,78% rispetto a quelli del 2020 (da 2,022 a 2,362 milioni di utenti). Cifre ancora inferiori rispetto a quelle pre-pandemia (2,672 milioni i passeggeri nel 2019), ma che per gli addetti ai lavori sono da ritenere incoraggianti tenendo soprattutto conto di una crescita confermata anche nei primi mesi del 2022, con il mese di marzo che per quanto riguarda la regione del Bellinzonese (territori comunali di Bellinzona, Cadenazzo, Sant’Antonino e Arbedo-Castione) indica un aumento di circa 5’500 passeggeri rispetto al 2019.

In qualità di presidente della Commissione regionale dei trasporti, Simone Gianini ha parlato dunque di «un ottimismo giustificato», anche alla luce del confronto con la ferrovia, che anche nel 2021 ha perso il 33% di utenti rispetto al 2019, mentre il Trasporto pubblico su gomma del Bellinzonese ha accusato l’anno scorso un deficit di 11,6% rispetto al 2019. Gianini ha poi sottolineato la «rete capillare, puntuale e di qualità», che a partire dal 2014 – quando AutoPostale assunse la gestione del Trasporto pubblico su gomma del Bellinzonese – ha fatto registrato un aumento dell’utenza di circa l’80%, grazie anche ai contributi cantonali, per quanto riguarda il 2021 attestatesi a quota 4,25 milioni sui costi totali non coperti pari a 8,98 milioni (l’importo rimanente viene saldato dai Comuni).

Le cifre

Mettendo a confronto le cifre del 2021 con quelle del 2020, si registra un +4,6 sulla linea 1 Castione - Arbedo - Bellinzona - Giubiasco - Camorino (la più utilizzata con 987mila passeggeri), +43,7% sulla linea 2 Bellinzona - Monte Carasso - Sementina - Giubiasco, +73,2% sulla linea 3 Bellinzona - Giubiasco - Camorino -Sant’Antonino e +21,7% sulla linea 4 Bellinzona Stazione - Artore - Castello di Sasso Corbaro. Cala invece vertiginosamente (-43,9% rispetto al 2020 e -59,12% rispetto al 2019) l’utilizzo della linea 5 Pratocarasso-Bellinzona Stazione-Ravecchia ospedale. Nel 2021 la nuova linea Castione Ffs - Claro Sciabiago ha invece registrato 18’853 utenti. Solo la linea 2 e 4 hanno superato il numero di passeggeri del 2019.

I dati del 2021 – in ripresa seppur ancora inferiori rispetto a quelli pre-pandemia – si giustificano principalmente con l’obbligo del telelavoro revocato il 3 febbraio scorso. Un elemento, ha spiegato il responsabile vendita settore sud di AutoPostale Alex Malinverno, che ha impattato fortemente, dal momento che molti pendolari non hanno utilizzato il trasporto pubblico, e che ha influito anche sui bus notturni, il cui servizio – anche in considerazione delle chiusure a più riprese degli esercizi pubblici – è stato sospeso per un totale di dodici mesi nell’arco di due anni. «Nonostante le numerose difficoltà dovute alla pandemia – ha detto Malinverno ricordando l’obbligo di mascherina revocato solo lo scorso aprile e le varie misure per favorire il distanziamento sociale a bordo dei bus – siamo sempre riusciti a garantire un servizio pubblico di qualità, che ha saputo rispondere ai bisogni dei nostri clienti».

Positiva l’esperienza del bus elettrico

Positiva, è stato sottolineato, si è rilevata la sperimentazione nel marzo del 2021 di un bus elettrico sulla linea urbana 3. «L’esperienza è stata apprezzata sia dagli utenti, sia dai conducenti – ha affermato Malinverno –. Ci è stato quindi chiesto di fare il possibile per introdurne altri in modo rapido». Se a livello svizzero l’obiettivo è di avere 100 veicoli con motori alternativi (elettrici o a idrogeno) entro il 2024 (con azzeramento di mezzi alimentati da combustibili fossili previsto entro il 2040), in Ticino c’è margine per avere almeno sette linee completamente elettrificate.

Zali deluso ma fiducioso

Oggi a Bellinzona il consigliere di Stato Claudio Zali avrebbe voluto commentare una crescita dell’utilizzo del trasporto pubblico rispetto al 2019, e quindi prima dell’inaugurazione della galleria ferroviaria del Monte Ceneri, del potenziamento della rete su gomma e su rotaia e dell’investimento cantonale di circa 1,2 milioni di franchi (previsto dal credito quadro da 461 milioni di franchi per l’offerta di trasporto pubblico per il quadriennio 2020-2023 approvata dal Gran Consiglio) per una campagna di marketing senza precedenti. «Tutto quanto è stato fatto non ha dato i risultati auspicati, e sarei disonesto se da parte mia non trapelasse un po’ di delusione», ha affermato il direttore del Dipartimento del territorio. «La parte negativa la attribuiamo alla pandemia e non alla qualità dell’offerta», ha però aggiunto, rimanendo fiducioso in vista del futuro. «Pandemia a parte, l’Ufficio federale dei trasporti indica che ci vogliono circa tre anni per instaurare un cambiamento duraturo nella mentalità della popolazione. Il Cantone non intende arretrare e manterrà il suo sforzo per il trasporto pubblico», ha concluso il consigliere di Stato, ricorcando come a partire dal 2020 il Cantone abbia messo in campo il 50% di dotazione finanziaria in più. «A livello nazionale siamo il Cantone che spende di più per AutoPostale».

‘Più economico di quanto ci si aspetti’

Nel 2022 l’obiettivo delle campagne d’informazione sarà di mostrare alla popolazione del Bellinzonese che la regione è servita da collegamenti frequenti e capillari. «Ma vogliamo anche rimarcare come il trasporto pubblico sia meno caro di quanto ci si aspetti», ha sottolineato Malinverno. Tra le novità del 2021 c’è il nuovo punto vendita e consulenza presso l’Ufficio postale centrale di Bellinzona. Qui i clienti privati e aziendali hanno ad esempio la possibilità di usufruire gratuitamente di una consulenza personalizzata sulla mobilità pubblica. In conformità della Legge federale sull’eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili (LDis), i nuovi veicoli MAN C12 Mild Hybrid che circolo per il Bellinzonese dispongono di una nuova grafica con un’etichettatura delle porte studiata per gli ipovedenti. Le porte sono contrassegnate con una striscia gialla, larga 100 millimetri, allo scopo di facilitarne l’utilizzo.

Cinque su cento senza biglietto

Da gennaio 2021 AutoPostale è responsabile per il controllo dei biglietti per tutte le imprese di trasporto pubblico. Composto da sette collaboratori assunti presso la sede di Bellinzona, il team ha verificato sugli autopostali del Sopraceneri circa 35’000 passeggeri, registrando un tasso di clienti sprovvisti di titolo di trasporto del 4,6%, in linea con la media cantonale.