All’appuntamento conclusivo per progettare lo sviluppo del Comune del 2032 erano presenti 80 persone tra autorità comunali, cantonali e cittadini
Erano presenti 80 persone, tra autorità comunali e cittadini oltre al Direttore del Dipartimento delle istituzioni (Di) Norman Gobbi e al capo della Sezione degli enti locali Marzio Della Santa, all’ultimo dei tre laboratori proposti nell’ambito del progetto ‘Buon Governo’. L’incontro si è svolto sabato nella palestra delle Scuole comunali di Faido. Il progetto è una prima a livello svizzero: attraverso il coinvolgimento dei Comuni e dei cittadini si intende accompagnare le realtà comunali nell’adottare strumenti di lavoro appropriati e al passo con i tempi.
"Il progetto pilota ‘Buon Governo’ rientra in uno dei tre assi d’intervento sui quali sta lavorando il Dipartimento delle istituzioni per ridefinire il ruolo e il funzionamento del Comune dopo la riforma della dimensione (le aggregazioni) e la riforma dei compiti (il progetto Ticino2020) e al quale prendono parte i Comuni di Faido e di Tresa. Tra i vari obiettivi perseguiti vi è quello di aumentare la partecipazione dei cittadini in modo da arrivare a scelte politiche il più possibile condivise ed evitare conflitti", si legge in un comunicato diramato dal Di.
Nel corso di tre mattinate il Municipio, il Consiglio comunale, i funzionari dirigenti e i rappresentanti dei cittadini di Faido si sono riuniti per progettare lo sviluppo del Comune con l’orizzonte posto al 2032. In particolare, grazie al coinvolgimento di alcuni collaboratori della Sezione degli enti locali sono stati definiti la visione, gli obiettivi e le azioni strategiche per i prossimi dieci anni.
Il Consigliere di Stato Norman Gobbi ha salutato positivamente la folta partecipazione all’iniziativa che «dà un nuovo slancio alle istituzioni locali e rende ottimisti per il futuro della democrazia diretta». Come ha avuto modo di sottolineare in occasione del recente simposio sulle relazioni tra Cantone e Comuni «la democrazia necessita di cittadini che vogliono contribuire per il bene comune, consapevoli dei propri diritti e coscienti degli strumenti a loro disposizione. L’esercizio svolto con il Comune di Faido ci dimostra che per ottenere politiche locali capaci di soddisfare i bisogni della comunità occorre reinterpretare il ruolo del legislativo e dell’esecutivo, nonché il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni politico-strategiche del Comune».
«Alla base del ‘Buon Governo’ ci deve essere una comunità forte con un marcato senso di appartenenza e con una volontà del cittadino d’impegnarsi per la cosa pubblica» ha spiegato il capo della Sezione degli enti locali Marzio Della Santa. Le tre mezze giornate di lavoro hanno permesso di coinvolgere anche parte della popolazione in quelle che sono le scelte fondamentali e strategiche del Comune e questo vissuto potrebbe indurre alcune persone ad assumere in futuro un ruolo più attivo in seno alle istituzioni. Inoltre i laboratori «hanno permesso all’Esecutivo e al Legislativo di dialogare e ascoltarsi, lavorando insieme. Infatti, capita di sovente che ci sia una sovrapposizione tra Municipio, Consiglio comunale e Amministrazione comunale, il che può generare conflittualità e frustrazione», ha concluso Marzio Della Santa.
Dal canto suo il sindaco del Comune di Faido Corrado Nastasi ha espresso la sua soddisfazione per il progetto in corso: «Sono molto soddisfatto e orgoglioso di come la nostra Comunità abbia aderito con entusiasmo e voglia di mettersi in gioco in questa iniziativa. Il lavoro da svolgere è ancora molto, ma oggi abbiamo gettato le fondamenta per costruire la Faido di domani con una visione condivisa». Le esperienze con i Comuni di Faido e di Tresa dureranno per tutta la legislatura 2021-2024 e al termine verrà stilato un bilancio dell’esperienza e le conclusioni saranno inserite nella modifica del quadro normativo (la revisione della Legge organica comunale) che prenderà il via prossimamente.