Lo chiedono al Municipio di Bellinzona quattro consiglieri indicando anche la crescita demografica locale
Risanarla attorno al 2026, come indicato nel programma comunale degli investimenti scolastici, oppure sostituirla con una tutta nuova e più grande? Lo chiedono al Municipio di Bellinzona – riguardo alla Scuola dell’infanzia di Gnosca – i consiglieri Laura Codiroli (Plr), Andrea Cereda (Plr), Gabriele Pedroni (Ppd) e Luana Rondelli Poretti (Unità di sinistra). Risalendo l’edificio a 50 anni fa, gli interpellanti fanno presente che è dotato di struttura e impiantistica ormai vetuste e in parte non più allineate con gli attuali standard di costruzione in materia di sicurezza, efficienza energetica, igiene, illuminazione e serramenti. Senza contare, aggiungono, che i costi di manutenzione e gestione ordinaria sono sempre più elevati, anche perché "alcuni impianti sono giunti al termine del loro ciclo di vita e la reperibilità dei pezzi di ricambio è complicata". Non da ultimo l’evoluzione demografica del quartiere è in crescita con l’arrivo di nuove famiglie e la costruzione di nuove abitazioni. Da qui la convinzione che nei prossimi decenni sia necessaria una nuova Scuola dell’infanzia debitamente dimensionata.