Bellinzona: a maggioranza la Commissione edilizia chiede al Cc di votare il credito suppletorio di 2,7 milioni aggiungendo solo la tensostruttura
Sì al credito suppletorio di 2,7 milioni necessario a coprire il superamento di spesa verificatosi in ristrutturazione e ampliamento dell’ex Oratorio di Giubiasco che dagli iniziali 7,95 milioni arriverà a sfiorare gli 11 milioni, di cui la metà a carico della Parrocchia. E sì anche ai 54mila franchi necessari a realizzare una tensostruttura esterna che permetta di ombreggiare il terreno davanti alla sede della Fondazione Vita Serena. No invece, perché ritenuti superflui, agli ulteriori 65mila franchi indicati dal Municipio per un anfiteatro esterno (essendo presente già una sala interna predisposta) e ai 60mila per un campo di bocce (meglio lasciare un prato aperto senza vincolarlo), entrambi caldeggiati dall’Associazione di quartiere di Giubiasco e che il Municipio ha inserito nel messaggio come ipotesi di lavoro. Questa la conclusione cui giunge la maggioranza della Commissione edilizia del Consiglio comunale di Bellinzona (otto membri su 14, di cui due della Sinistra hanno firmato con riserva) sul messaggio municipale che chiede appunto il finanziamento necessario a completare il progetto immobiliare avviato nel 2017 dal Comune e dalla Parrocchia di Giubiasco e fermatosi nel 2020 per i noti sorpassi di spesa. La commissione, inoltre, chiede di mantenere l’impegno già espresso dall’esecutivo per la creazione di un campo da calcio alle scuole adiacenti del Palasio, con un minimo intervento sulla superficie erbosa già presente. La riapertura del cantiere, oltre alla sistemazione esterna, permetterà di ultimare lo stabile 2 destinato a ospitare la sala teatrale multiuso e per arredare in modo confacente la Biblioteca comunale dotandola di una zona di consultazione, uno spazio di lettura, incontro e socializzazione. Le società inizialmente interessate a degli spazi nello stabile 2 hanno nel frattempo ritirato la loro richiesta. Non è dato sapere se e come si esprimerà la minoranza commissionale, a sua volta divisa fra più pareri; mentre la Commissione della gestione si esprimerà a giorni.