Il presidio si terrà sabato 26 febbraio sul piazzale della stazione alle 13.30. A promuoverlo, quasi tutti i partiti di sinistra, sindacati e associazioni
"No alla guerra, senza se e senza ma": con questo slogan un nutrito gruppo di partiti e associazioni invitano a partecipare a un presidio sabato 26 febbraio alle 13.30 sul piazzale della Stazione Ffs di Bellinzona.
"È venuto il momento di mobilitarci per dire NO alla guerra senza se e senza ma; la guerra non solo è disastrosa per tutte le popolazioni coinvolte, ma lo è anche per tutti e tutte coloro che non sono direttamente coinvolti nel conflitto. È la guerra come metodo di soluzione dei conflitti tra popoli e nazioni che deve assolutamente essere rifiutata", recita il comunicato diffuso oggi ai media. I promotori, rievocando i fatti antecedenti all’invasione russa in Ucraina, a partire dagli eventi del 2014, con l’annessione militare russa della Crimea e l’occupazione delle "repubbliche popolari" del Donbass oggi riconosciute ufficialmente dalla Russia, ricordano che "questa escalation viene dopo mesi e mesi di propaganda bellicista, da un lato e dall’altro del fronte, ammassamento di truppe, invio di armi."
Gli organizzatori del presidio chiedono che la Svizzera non resti "insensibile" a quanto succede, anche perché "è proprio in questo Paese che, come dimostrano le recenti rivelazioni dei fondi depositati presso il Credit Suisse, militaristi, governi corrotti, dittatori e capitalisti senza scrupoli hanno trovato rifugio e protezione. A questa cerchia appartengono anche gli oligarchi legati al regime russo che trovano nel sistema bancario svizzero e nel trading delle materie prime uno strumento fondamentale" concludono i promotori.
L’ appello è stato promosso e sottoscritto da: Circolo Carlo Vanza, MPS, Partito Socialista, Forum Alternativo, Gioventù Socialista, Verdi, Giovani Verdi, Unione Sindacale Svizzera, Movimento della Scuola, UNIA, SSM, VPOD, SEV, Syndicom, Gioventù Anticapitalista, Collettivo Io l’8 ogni giorno, Gruppo per una Svizzera senza esercito, Anarchic* contro la guerra, Associazione Culturale Falcone e Borsellino, Coordinamento donne della sinistra, ANTIMAFIA Duemila, Movimento culturale Ourvoice.