Partirà ora la procedura di conciliazione tra la Funicolare Ritom Sa e il privato proprietario di un fondo confinante con la zona dove è prevista l’opera
È stata inoltrata un’opposizione alla domanda di costruzione per la realizzazione di un ponte tibetano a valle della diga del Ritom. In pubblicazione dal 1° al 15 febbraio all’albo del Comune di Quinto, l’opera è contestata da un privato proprietario di un fondo confinante con la zona dove la Funicolare Ritom Sa intende realizzare il ponte sospeso lungo ben 413 metri, circa 140 in più di quello inaugurato sopra Sementina che dalla sua inaugurazione nel 2015 è stato letteralmente preso d’assalto. Scatterà ora la procedura di conciliazione tra le parti, con l’obiettivo di trovare una soluzione.
Il ponte è solo uno degli elementi previsti nel più ampio progetto che mira a rilanciare e valorizzare ulteriormente un comprensorio già oggi molto frequentato e apprezzato per i suoi laghi alpini, la ricca varietà di piante, fiori e animali e i sentieri da percorrere a piedi o in bicicletta. La Sa prevede infatti anche la sostituzione dell’attuale vetusta funicolare e altri investimenti in ambito di svago e turismo (oltre al ponte è previsto un infopoint, il rinnovo della segnaletica e un nuovo sito web). Complessivamente saranno messi sul piatto 9,18 milioni di franchi, di cui 6,8 destinati al rinnovo dell’impianto di risalita. All’investimento – che la Sa mira a concludere entro il 2025 – contribuisce anche il Comune di Quinto (azionista della Sa) con i 150mila franchi stanziati recentemente dal legislativo.