Si è conclusa senza opposizioni la pubblicazione della domanda di costruzione per la sede provvisoria da 9,9 milioni
Se non ci saranno intoppi, il prossimo settembre al termine delle vacanze i liceali di Bellinzona potrebbero riprendere le lezioni nella sede provvisoria che il Cantone ha previsto di realizzare durante la primavera/estate nel prato situato accanto, lato est, all’ormai storica sede che con i suoi 50 anni di vita necessita di una completa ristrutturazione. Infatti la pubblicazione della domanda di costruzione per i moduli prefabbricati si è conclusa lunedì scorso senza l’inoltro di opposizioni al Municipio cittadino, competente per questa fase che dovrebbe presto sfociare nel rilascio della licenza edilizia a favore della Sezione logistica del Dipartimento finanze ed economia, capofila del progetto insieme al Dipartimento educazione, cultura e sport.
La sede provvisoria – per la quale il Gran Consiglio ha stanziato lo scorso novembre un credito di 9,9 milioni di franchi, uno in più di quanto inizialmente previsto dal Governo avendo il Parlamento aggiunto ulteriori spazi di aggregazione interni ed esterni e due aule dedicate alla pedagogia speciale, come chiesto dagli studenti attraverso una petizione – occuperà la parte nord-orientale del Parco urbano sul confine col Bagno pubblico. Sacrificando per la durata di tre anni un po’ di spazio oggi riservato alle attività sportive, accoglierà tutti gli 800 fra studenti e docenti, visto che il vetusto edificio ormai malconcio dovrà essere sottoposto a un unico e radicale intervento di ammodernamento e ampliamento in base al progetto elaborato dallo studio di architettura Durisch+Nolli di Massagno. In questo caso i milioni necessari sono 33,9 mentre l’impegno complessivo ammonta a 43,8. Al termine del cantiere le strutture prefabbricate non saranno smantellate ma trasferite a Biasca dov’è previsto il risanamento della Scuola media e del Centro di formazione professionale.