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A Bellinzona un nuovo abitante su tre arriva dal Luganese

Stando ai dati relativi al movimento della popolazione, nel 2021 sono anche aumentati i giovani tra i 15 e i 29 anni, così come gli anziani

Saldo negativo fra partenze e arrivi per il Locarnese
(Ti-Press)
3 febbraio 2022
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La maggior parte delle persone arrivate a Bellinzona nel 2021 proveniva dal Ticino e in particolare dal Luganese. È quanto emerge dagli ulteriori dati fornitici dalla Città relativi al movimento della popolazione. Rispetto al 2020 vi è inoltre stato un aumento rilevante dei giovani tra i 15 e i 29 anni così come dei 55-64enni e dei pensionati. Dati che confermano quindi l’attrattiva della Turrita sia per le famiglie, sia per le persone più anziane.

Sono ben 387 le persone che nel 2021 sono giunte nella capitale dal Luganese: si tratta della percentuale più alta (28,8%) se si considerano le regioni ticinesi. Al secondo posto si trova il Bellinzonese (24%) che con 322 arrivi mostra una discreta mobilità all’interno del distretto. Seguono Locarnese e Valli (275 arrivi pari al 20,5%), Tre Valli (260, 19,3%) e Mendrisiotto (100, 7,4%). Ovviamente vanno considerate anche le partenze, ma la sostanza non cambia: verso il Luganese sono state 225 (22,1%) che portano il saldo a +162, quello più alto. Saldo positivo anche dal Bellinzonese (250 partenze pari al 24,5%) con +72 arrivi, dalle Tre Valli (196, 19,2%) con +64 e dal Mendrisiotto (54, 5,3%) con +46. L’unica regione verso la quale vi sono state più partenze (295, 28,9%) rispetto ad arrivi è il Locarnese e Valli: il saldo negativo è infatti pari a 20. Insomma, anche considerando le partenze, alla fine del 2021 a Bellinzona si trovavano più persone arrivate dal Luganese rispetto a quelle partite verso questa regione. E un numero significativo è arrivato proprio da Lugano: 157 persone rispetto alle 77 partenze verso questa città. Curioso notare come in cima alla classifica relativa ai comuni si trovi Arbedo-Castione, sia per quanto riguarda gli arrivi (157), sia per le partenze (118). Tuttavia, a Bellinzona non sono giunte esclusivamente persone dal Ticino (ovvero 1’344), ma anche dal resto della Svizzera (502) e dall’estero (536). Le partenze totali sono invece state 1’020 verso altri comuni ticinesi, 303 verso il resto della Svizzera e 395 persone sono partite per l’estero.

A Lugano in treno in meno di un quarto d’ora

Lo spostamento di diverse persone da Lugano o dal Luganese verso Bellinzona si può interpretare da un lato con i prezzi per abitazioni più a buon mercato e dall’altro con la buona offerta di servizi, come aveva affermato recentemente a ‘laRegione’ il sindaco Mario Branda. Pensiamo ad esempio al potenziamento del trasporto pubblico avvenuto negli scorsi anni che permette poi di raggiungere anche più facilmente negozi o scuole, senza utilizzare l’automobile. Ovviamente vi è ancora margine di miglioramento, ma questi dati sembrerebbero mostrare che l’organizzazione in quest’ambito sia buona e soprattutto apprezzata dalla popolazione. Sempre in tema trasporto pubblico, non va poi sottovalutata la diminuzione del tempo di percorrenza verso Lugano grazie alla galleria di base del Monte Ceneri che è stata inaugurata il 4 settembre del 2020: attualmente in treno si impiegano 14 minuti da Bellinzona, che scendono a 12 minuti se si parte da Giubiasco. Questo ha verosimilmente invogliato sempre più persone che lavorano a Lugano ad abitare a Bellinzona.

Il potenziale di forza lavoro c’è

Tuttavia, Bellinzona non intende diventare la periferia residenziale di Lugano: Branda aveva infatti anche sottolineato che la tendenza al rialzo dei residenti deve andare di pari passo con l’aumento dei posti di lavoro. Sempre stando alle statistiche sulla popolazione, a Bellinzona nello scorso anno erano presenti 259 persone in più tra i 15 e i 64 anni rispetto al 2020. In particolare sono aumentati i 15-29enni (+167) e i 55-64enni (+171), mentre sono calate di 79 unità le persone tra i 30 e i 54 anni. Insomma, il potenziale di forza lavoro c’è e bisogna quindi cercare di offrire impieghi interessanti, se si vuole mantenerlo in loco. E in effetti la Città sta spingendo in questa direzione, visto che in futuro si prevedono «importanti investimenti per progetti molto significativi», come aveva dichiarato il sindaco. Pensiamo ad esempio al futuro Quartiere Officine che oltre a spazi residenziali metterà a disposizione anche posti di lavoro prestigiosi, ad esempio con il Parco dell’innovazione Ticino. Ricordiamo che è anche previsto un nuovo ospedale sul terreno della Saleggina, mentre per quanto riguarda il presente, si sta sviluppando sempre di più l’ambito biomedico con la recente inaugurazione della nuova sede degli istituti di ricerca scientifica.

Va infine detto che pure la popolazione più anziana è aumentata: l’anno scorso sono infatti state registrate 221 persone in più tra i 65 e i 104 anni. E questo significa che Bellinzona è apprezzata anche, ad esempio, da chi vuole godersi la pensione.

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