Il Municipio risponde positivamente alla richiesta Plr. Valutazioni in corso sulla proposta Ppd per un centro extrascolastico
Dopo Cadenazzo, Monte Carasso e Giubiasco, presto anche Sant’Antonino si doterà di un custode sociale di paese, figura professionale con la quale i Comuni mirano a rendere effettive e accrescere le possibilità di presa a carico delle persone anziane o invalide al loro domicilio. Fungendo da attivatore di risorse formali e informali, laddove presente diventa l’operatore di riferimento per l’utente stesso e la sua famiglia. La decisione municipale segue una recente interpellanza presentata dalle consigliere comunali Tiziana Capitanio ed Elena Guerra a nome del gruppo Plr. Il custode sociale – evidenziavano suggerendo al Municipio di attivarsi con l’Abad, Assistenza e cure a domicilio del Bellinzonese – è un operatore formato e con esperienza nel campo socioassistenziale che al mattino solitamente visita e presta cure a utenti di Abad e durante dei pomeriggi organizza in paese attività di animazione e socializzazione. Diventa così una persona di riferimento nell’ambito di una rete di conoscenza e lavoro tra famiglia, personale curante, assistenti sociali e gruppi di volontari. Ciò che permette agli utenti di poter continuare a vivere a casa con maggior sicurezza, tranquillità e serenità propria e dei familiari.
Accolta positivamente la suggestione, l’Esecutivo ha preventivamente interpellato la municipale di Cadenazzo Natascia Caccia, responsabile politica del servizio comunale, e il direttore di Abad Roberto Mora da cui dipende l’operatrice sociale Marta Marchese. La prestazione è stata attivata nell’ottobre 2017 insieme ad Abad e in collaborazione col gruppo La Quercia, tanto da ritenersi una prima a livello cantonale e svizzero. “Considerato il buon esempio – scrive ora l’Esecutivo di Sant’Antonino rispondendo all’interpellanza – si è deciso d’introdurre la nuova funzione anche qui, con una persona incaricata e gestita direttamente da Abad”, la quale ha nel frattempo avviato la ricerca della persona cui affidare l’incarico. Dal canto suo il Comune parteciperà insieme alla stessa Abad e al Cantone ai costi generati dal nuovo servizio. Quanto alla logistica – spiega la sindaca Simona Zinniker dopo un incontro orientativo tenutosi proprio lunedì sera – si sta valutando quali spazi utilizzare durante due mezze giornate alla settimana. Verifiche sono in corso insieme al gruppo di volontari che già organizza delle attività per gli anziani facendo capo all’oratorio; quale alternativa potrebbe entrare in linea di conto la sala multiuso comunale.
Sempre in ambito sociale il Municipio risponde in modo proattivo all’interpellanza del capogruppo Ppd Vincenzo Lo Russo che sollecita la creazione di un centro extrascolastico per i bambini della Scuola dell’infanzia ed elementare. Nel mese di dicembre – spiega l’Esecutivo – è stato eseguito un sondaggio indirizzato ai genitori degli allievi delle Elementari per capire se vi sia una reale esigenza: sulla base di quanto scaturirà “si valuterà se e come procedere”.