Via libera dal Cc al Preventivo che stima un avanzo di 28mila franchi. Approvata la proposta di un nuovo regolamento per tutelare i beni culturali
Via libera al Preventivo del Comune di Acquarossa che stima un leggero avanzo d’esercizio pari a 28mila franchi e il mantenimento del moltiplicatore d’imposta al 95%. Il Consiglio comunale, nella seduta di ieri sera, ha pure approvato il piano finanziario per il periodo 2022-2025. Un documento ritenuto importante “visto come nei prossimi anni la situazione finanziaria sarà incerta, sia per il non ancora chiaro influsso della crisi pandemica sulle finanze cantonali e comunali, sia per l’incertezza che regna sulla potenziale ripresa economica generale”. L’esecutivo, che per il futuro ipotizza la sostanziale stabilità del gettito fiscale, con un aumento limitato all’1% all’anno (circa 30mila franchi), specifica la volontà di mantenere il moltiplicatore al 95% “per evitare un ulteriore carico fiscale sui cittadini”. Il capitale proprio (circa 7,9 milioni) “rimane comunque sufficiente per assorbire gli eventuali disavanzi d’esercizio” ipotizzati per 2023 (-81’500 franchi), 2024 (-18’700) e 2025 (-27mila). “Questi – scrive ancora l’esecutivo nel messaggio – saranno da verificare anche in funzione dell’evoluzione del gettito fiscale, della tenuta del livellamento e dell’effettiva realizzazione degli investimenti previsti ma che magari non vengono realizzati”.
Il legislativo ha pure approvato la proposta di adozione del nuovo regolamento concernente i contributi in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali. Le nuove norme sono rivolte in particolare ai privati proprietari d’immobili che decidono di mettere mano ai propri stabili al fine di salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico e culturale del comune. Tenendo conto del valore architettonico e artistico dei beni di loro proprietà l’impegno finanziario non è indifferente, per questo il Municipio ha deciso di adottare un regolamento che permetta di quantificare i singoli contributi comunali da elargire entro i propri limiti di delega. Per quanto riguarda i beni d’importanza cantonale è previsto un contributo del 10% della spesa effettiva, ritenuto un massimo di 60mila franchi se si tratta di chiese e oratori, mentre per gli altri monumenti il limite massimo di spesa ammonta a 10mila franchi. Quanto ai beni culturali d’importanza locale, il contributo locale previsto potrà raggiungere il 20% della spesa effettiva (comprese le prestazioni proprie), per un massimo di 10mila franchi.
Luce verde dal Cc pure all’istituzione di un vincolo di protezione locale per i grotti di Dongio, Marogno e Motto. Con questo vincolo i proprietari dei grotti potranno beneficiare anche di aiuti cantonali e comunali in caso di interventi di restauro.