Bellinzona: la Commissione della Gestione spinge affinché il museo civico diventi ‘uno spazio veramente pubblico’
“Aprire le porte di Villa dei Cedri a diverse manifestazioni, non necessariamente mostre e occasioni espositive figurative, renderebbe giustizia all’obiettivo iniziale di dare al Comune uno spazio veramente pubblico, godibile su più piani, a favore degli abitanti, senza preclusioni di cultura e di formazione”. Firmato Commissione Gestione del Consiglio comunale (relatore Brenno Martignoni Polti di Lega/Udc) che con queste considerazioni invita da una parte il plenum del Cc a votare il mandato di prestazione 2022/24 tra il Comune di Bellinzona e l’Ente autonomo Bellinzona Musei con il relativo contributo di 1,089 milioni di franchi per l’anno prossimo; dall’altra auspica che il complesso museale cittadino assuma un ruolo diverso rispetto a quello datole in origine, negli anni 70 al momento dell’acquisizione da parte della Città, quando partì come pinacoteca urbana nella forma di ‘civica galleria’.
La Commissione – si legge nel rapporto – prende atto della “manifestata volontà di migliorare e chiarire l’azione sia nel proprio interno sia verso l’esterno”. Il punto sarà fatto nei primi mesi dell’anno prossimo quando direttrice e municipale capodicastero saranno ascoltati dalla Gestione per “verificare il lavoro sulle collezioni museali e sui restauri in corso a fini di conservazione a lungo termine”. Quanto a programmazione ed eventi la Gestione “mantiene l’occhio vigile su come l’Ente autonomo saprà fare luce sul proprio contesto operativo staccandosi dall’idea originaria di Civica galleria d’arte e imboccando altre vie, magari non condizionate dalla ristretta denominazione di Museo”. La via “potrebbe essere quella, già esplorata, di incrementare le collaborazioni con altre realtà analoghe. Di certo, la Villa e i suoi complementi logistici contingenti dovrebbero maggiormente assorbire le dinamiche degli eventi cittadini”. Come detto in apertura, aprire le porte. D’altronde il contributo globale annuo “ricalca quanto beneficiato finora dall’Ente per continuare il lavoro di conservazione del patrimonio artistico proprio, proseguire l’analisi di potenziamento del Museo dal punto di vista di visibilità e posizionamento e perseguire ulteriori traguardi positivi in termini di affluenze, visite e donazioni”. E proprio riguardo ai lasciti e a quanto accumulato in poco meno di cinquant’anni di esistenza, la Commissione chiede più attenzione circa la concreta valorizzazione e divulgazione del patrimonio che giace, forse dimenticato, in luoghi non accessibili alla collettività”. La quale “è la legittima titolare di questi preziosi averi affidatici”.