Bellinzonese

Bellinzona si doterà di un Regolamento sociale

Il Consiglio comunale approva la mozione Lucchini. Il Municipio si era dichiarato contrario. Golena: ricevibile la mozione Pini

Il mozionante Alessandro Lucchini (Ti-Press)
29 novembre 2021
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Dotare o no la Città di Bellinzona – come hanno già fatto Lugano, Locarno e Mendrisio – di un Regolamento sociale che faccia da base alla risposta comunale coordinata verso la crescente precarizzazione delle condizioni di vita della popolazione? La proposta del consigliere comunale comunista Alessandro Lucchini ha fatto breccia nel plenum riunito questa sera a Palazzo Civico. Con 31 sì, 19 no e 2 astenuti favorevoli Unità di sinistra, Lega/Udc, Verdi/Mps/Fa e una parte del Ppd; contrario il Plr. La proposta mira ad affinare il sostegno finanziario comunale (prevedendo un corposo elenco di prestazioni comunali minime) nell’ottica di evitare, per quanto possibile, di cadere in uno stato di dipendenza cronica da parte degli aiuti sociali, il tutto orientato cioè a facilitare e incoraggiare il reinserimento sociale e professionale della persona in difficoltà. Per arrivarci, la mozione Lucchini ritiene necessario mappare, con uno studio ad hoc, lo stato di necessità della popolazione. Il Municipio si è detto contrario temendo doppioni e rilevando la collaborazione già esistente con l’Ufficio cantonale delle misure attive. Un no motivato anche dal timore di dover sopportare costi importanti a livello di amministrazione comunale (personale addetto) ed erogazione prestazioni; per contro nei mesi scorsi i servizi preposti hanno iniziato l’elaborazione di un documento che codifichi i parametri dei diversi aiuti e ambiti d’intervento. Ciò che ha spinto la maggioranza della Commissione legislazione a incoraggiarne l’ultimazione e a sostenere la mozione, contro il parere dell’Esecutivo in assenza di chiarimenti riguardo ai risvolti finanziari.

Golena: Municipio e commissione dovranno approfondire

Contro il parere del Municipio, il Cc a stretta maggioranza (31 sì e 21 no) ha infine ritenuto ricevibile la mozione di Michela Pini (Plr) e cofirmatari che chiede di trasformare la golena in un “vero luogo di aggregazione” attraverso “l’installazione di alcune strutture provvisorie (bar e terrazze) durante la bella stagione che permettano alla popolazione di godersi un pasto, un gelato o un aperitivo in riva al fiume”. Un’idea che sembra cozzare contro i contenuti naturali della zona, sottoposti a protezione. Da notare che anche la maggioranza della Commissione dell’Edilizia del Cc riteneva irricevibile la mozione, invitando il Municipio a proseguire le discussioni col Consorzio correzione fiume Ticino proprietario dei sedimi. Invece a questo punto l’Esecutivo non potrà attivarsi col Consorzio, ma semmai approfondire il senso della mozione stessa pronunciandosi con delle osservazioni preliminari. Cui seguiranno le valutazioni che la medesima commissione dovrà fare, e la decisione finale del plenum nel merito della richiesta.