Bellinzonese

Torna la videosorveglianza nei centri rifiuti di Camorino

Il Municipio conferma comportamenti abusivi nelle strutture Al Mai e In Muntagna, compresi sabotaggi ai dispositivi di chisura automatica

Obiettivo contenere gli abusi e sanzionare i colpevoli (Ti-Press)
28 novembre 2021
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Nemmeno Camorino sfugge alla regola secondo la quale nei punti di raccolta dei rifiuti se ne vedono di tutti i colori. Lo conferma il Municipio rispondendo a un’interrogazione di Pietro Ghisletta che sollecitava un giro di vite nella struttura Al Mai. “Il tema è conosciuto e interessa altre zone del territorio comunale”, premette l’Esecutivo aggiungendo subito che le segnalazioni pervenute ai servizi della Città “interessano anche la postazione situata in località In Muntagna che presenta grossomodo le stesse problematiche”. Viene perciò annunciata “l’adozione di eventuali correttivi in ambedue i casi”. Da inizio 2021 è stato peraltro sospeso, a titolo provvisorio, il servizio di videosorveglianza: perciò al momento per limitare gli abusi “ci si avvale unicamente dei controlli puntuali effettuati dalla Polizia comunale e dalle constatazioni fatte dai Servizi urbani”. Ma tali misure “non risultano sufficienti per contrastare le non conformità rilevate”. Una prima misura per migliorare la situazione è dunque rappresentata dalla riattivazione della videosorveglianza prevista dal prossimo primo gennaio: “Parallelamente ai controlli puntuali assicurati da Polcom, si provvederà a monitorare l’evolversi della situazione”. Se non si dovessero riscontrare miglioramenti significativi, prosegue il Municipio, potrebbe essere valutata la possibilità di spostare le raccolte del vetro all’ecocentro principale del quartiere situato in località In Cumlina. Problemi vengono anche segnalati ai dispositivi di chiusura automatica installati dall’allora Municipio di Camorino: non funzionano più da anni... L’Esecutivo conferma e spiega anche il perché: “Vengono sabotati in modo piuttosto frequente rendendo di fatto poco efficace questa misura. Il loro eventuale ripristino sarà comunque considerato unitamente alla riattivazione della videosorveglianza”. La quale “coprendo un raggio visuale limitato non sempre può assicurare il riconoscimento degli autori delle infrazioni”. A ogni modo qualora i responsabili dovessero venire identificati, “sarà attivata, come di regola, la relativa procedura di contravvenzione”.