Bellinzonese

‘Balzello rifiuti, così non va’: critico il Ppd di Bellinzona

Il gruppo in Cc chiede di congelare l’aumento per le persone fisiche fino a una revisione globale del regolamento. Finanze: sollecitato un pre-Consuntivo

Rifiuti, spese e tasse: il tema scalda gli animi a Palazzo Civico (Ti-Press)
23 novembre 2021
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Al gruppo Ppd in Consiglio comunale a Bellinzona va di traverso il Preventivo 2022 elaborato dal Municipio con un disavanzo di 3,45 milioni. E formula tre richieste, di cui una inerente ai rincari nella raccolta rifiuti a cominciare dall’aumento dagli attuali 80 a 150 franchi, a partire dal prossimo gennaio, della tassa base per tutte le economie domestiche, siano esse formate da una o più persone; cui si aggiunge l’eliminazione del sussidio per i sacchi della plastica (il rotolo da 10 passerà da 21,50 a 25 franchi) e il rincaro della tessera per la raccolta del verde. Il gruppo, coordinato da Paolo Locatelli, chiederà pertanto di “inserire nel dibattito in Cc sul P22 la possibilità di emendare tutti gli aumenti sulle tasse rifiuti” lasciando invariati gli importi validi nell’anno corrente e “rimandando il dibattito alla presentazione di un messaggio municipale inerente la revisione completa del Regolamento comunale rifiuti”, revisione che dovrebbe includere – stando a quanto annunciato dal Municipio – anche una revisione della tassa base per le economie domestiche, ma non è ben chiaro (l’Esecutivo non è unanime) se da applicare già per il 2022 o da rinviare al 2023. Una revisione che il Ppd sollecita “in tempi brevi, che sappia tenere conto di tutti gli elementi della complessa gestione dei rifiuti, ovvero costi, differenziazioni tra economie domestiche, persone giuridiche, trattamento della plastica e dei rifiuti vegetali”.

‘Più convinzione nella revisione della spesa’

Riguardo ai principali temi contenuti nel P22, il gruppo Ppd chiede anche la presentazione – prima del dibattito in agenda il 20-21 dicembre – di un pre-Consuntivo 2021 e, sulla base di esso, la ponderazione delle previsioni di gettito fiscale. Inoltre i popolari-democratici sollecitano il Municipio “a procedere con maggior convinzione e concretezza con la revisione della spesa per evitare una repentina erosione del capitale proprio e un aumento del moltiplicatore, dinamica da noi considerata come ultima ratio”. Infatti il Ppd ritiene che il P22 porti con sé “un grosso difetto d’impostazione: dice poco o nulla su dove la Città sta andando finanziariamente”. In particolare oltre a “due indirizzi politici condivisibili, come il mantenimento del livello degli investimenti a 25 milioni annui e l’inopportunità di incidere sul moltiplicatore d’imposta in questa fase post pandemica”, il messaggio contiene “almeno tre elementi che rendono l’esercizio contabile politicamente deludente”: appunto “una valutazione del gettito fiscale che lascia alcune perplessità, la modestia delle misure di contenimento strutturale della spesa e l’aumento non calibrato delle tasse sui rifiuti”. Sul gettito fiscale la previsione “è molto incerta ed è dovuta alla pandemia i cui reali effetti sui redditi dei cittadini e sull’economia in generale sono ancora tutti da verificare. Riteniamo fondamentale prestare la dovuta attenzione ai dati forniti dal Cantone che ha recentemente corretto in positivo le previsioni dei gettiti fiscali delle persone fisiche e giuridiche. Dati questi, naturalmente, non richiamati nel preventivo 2022”. Da qui la necessità di presentare in tempi stretti un pre-Consuntivo 2021.

‘Andare oltre la cosmesi’

Capitolo spending rewiew: salvo “cosmesi di carattere contabili, collaboratori non sostituiti e alcune scelte semplici da adottare, non si trova evidenza della capacità di procedere a un reale esercizio di contenimento della spesa duraturo”. Dopo un anno e mezzo di analisi sulle possibilità di incidere sulla spesa, “si giunge al P22 con indirizzi complessivamente deboli se non, spesso, procrastinati nel tempo. Troppo poco”. Quindi i rifiuti: “Etichettandola come misura ineludibile dal rispetto di leggi cantonali e federali con un pareggio costi/ricavi senza incidere sul moltiplicatore d’imposta, il Municipio introduce impopolari e socialmente iniqui balzelli dalla portata di circa 1,8 milioni nel capitolo introduttivo ‘Equilibrio finanziario’. Utilizzare prosaicamente delle nuove tasse sui rifiuti, percepite dai cittadini come un abbellimento contabile del P22 a spese loro, non risponde alle responsabilità politiche. Non piace dunque la modalità del ‘salire le scale partendo dallo scalino più alto’, ovvero aumentare in modo indiscriminato alle persone fisiche la tassa base rifiuti sino al valore massimo consentito dal vigente regolamento (da 80 a 150) e poi solo dopo mettere mano a un nuovo regolamento con l’obiettivo di migliorarlo, adeguandolo con chiari indirizzi sociali e comprendendo le attività produttive ed economiche”.