Bellinzonese

La vita dopo l’attentato raccontata da Morena in ‘Risollevarsi’

La sopravvissuta all’attentato di Marrakech racconta il suo percorso di sofferenza e guarigione in un libro che verrà presentato il 27 novembre a Faido

(Morena Pedruzzi)
7 novembre 2021
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È stato uno dei fatti più drammatici che ha scosso e commosso il nostro cantone. Sono passati più di dieci anni dall’attentato terroristico al caffè Argana di Marrakech. Quel 28 aprile 2011 persero la vita 17 clienti e 25 rimasero feriti, fra le vittime dell’esplosione c’erano anche tre giovani del Bellinzonese recatisi in Marocco per una breve vacanza, Corrado “Mondo” Mondada, Cristina “Chichi” Caccia e André Da Silva Costa. Salva, ma gravemente ferita, la quarta componente del gruppo, Morena Pedruzzi, che una volta tornata a casa in Leventina ha affrontato un lungo e difficile ritorno fisico e psicologico a qualcosa che potesse somigliare alla normalità. Ora Morena Pedruzzi, sopravvissuta alla bomba, rompe il silenzio e racconta la sua storia nel libro “Risollevarsi. La mia vita dopo un attentato terroristico” (Istituto editoriale ticinese), uscito sabato scorso in libreria: un percorso di sofferenza e guarigione, alla ricerca di un nuovo equilibrio.

Un percorso di sofferenza e guarigione

In una narrazione che procede anch’essa per frammenti – tra pagine di diario, post, messaggi, fotografie –, Morena ricostruisce i giorni spensierati della vacanza in Marocco con i suoi amici, l’assurda irruzione della violenza nelle loro vite, e poi il lento percorso delle cure, il ritorno a casa e la ricerca di un nuovo equilibrio, sorretta dall’affetto della famiglia e dalla solidarietà di tantissime persone, dall’amore per la musica e dal desiderio di tornare a esercitare il suo lavoro di ergoterapista pediatrica. Un percorso di ricostruzione di sé grazie a cui, come nell’arte giapponese del kintsugi, che ripara le ceramiche infrante saldandole con metalli preziosi, Morena ha imparato a «rendere d’oro» le sue ferite, dando un nuovo valore alla sua storia. A lei, al suo difficile percorso intrapreso per ritornare a una possibile normalità, è stato dedicato il film ’Atlas’ girato dal regista ticinese Niccolò Castelli.

La presentazione del libro

L’autrice, Morena Pedruzzi (classe 1984) è nata e cresciuta in Val Leventina ed è ergoterapista pediatrica. Attualmente lavora al Servizio dell’educazione precoce speciale di Biasca (Seps). Appassionata di viaggi, nel tempo libero suona la tromba nella Carnasc Band e nella Filarmonica Faidese.

Il libro sarà presentato sabato 27 novembre alle 17 nell’aula magna del Centro scolastico (via Saresc 1) di Faido. Con l’autrice dialogherà la giornalista Sara Rossi Guidicelli. Seguirà un rinfresco offerto dal Comune di Faido. Accesso consentito solo con certificato Covid, documento d’identità e mascherina. Posti limitati.

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