Ridurre il rumore dalle 22 alle 6: il Municipio attende il test pilota di Losanna, ma già adesso afferma di preferire la posa di asfalto fonoassorbente
Dopo averlo fatto in via definitiva in diverse strade comunali di vari quartieri, la Città di Bellinzona è pronta a introdurre solo temporaneamente, ossia dalle 22 alle 6 del mattino, il limite di velocità di 30 km/h su tutte le arterie all’interno degli abitati? Alla domanda posta dai Verdi con un’interpellanza incentrata sul rumore notturno causato dai veicoli, il vicesindaco Simone Gianini durante la seduta di Legislativo di ieri sera si è espresso con molta prudenza (la risposta è comunque quasi un ‘no’), pur segnalando interesse ad approfondire la proposta ambientalista che riprende un progetto pilota avviato dalla Città di Losanna in deroga alla necessità di adeguare le carreggiate stradali al nuovo limite perché temporaneo, nel senso che valendo solo di notte è impossibile posare, in pochi minuti e per la durata di sole otto ore, quelle misure di moderazione solitamente previste per le Zone 30.
La scelta losannese, ha detto Gianini, «punta molto sulla responsabilità del singolo, cui è richiesto di rispettare il limite di 30 km/h pur transitando in strade importanti, di notte non particolarmente cariche di traffico e la cui conformazione, mancando del tutto quegli elementi tipici di moderazione a difesa degli utenti più deboli quali ciclisti e pedoni, non aiuta a rispettare tale limite», se non con l’impiego di mezzi repressivi quali i radar. Il rispetto della modifica notturna del limite di velocità «sarà uno degli elementi, accanto all’effettiva riduzione delle immissioni foniche, che dovranno essere verificati nell’efficacia di tale misura oltre il progetto pilota che era stato in precedenza effettuato su due sole strade». Ma, appunto, la Turrita potrebbe andare in questa direzione? Gianini ha rammentato che nel Bellinzonese «per la stragrande maggioranza si tratterebbe d’intervenire su strade cantonali subordinate al consenso del Cantone, idem per quelle comunali poiché sottoposte a preavviso del Dipartimento del territorio». Il cui direttore Claudio Zali, interpellato dai media sul progetto losannese, «ha già espresso pubblicamente il proprio scetticismo, confermando di puntare semmai sul risanamento fonico delle strade in corso, ciò che il Municipio di principio condivide». A ogni modo prima di prendere definitivamente posizione sulla riduzione notturna, l’Esecutivo «attenderà i risultati di quanto messo in atto a Losanna». Risultati «in misura limitata replicabili nella nostra realtà locale».
Per il resto, il vicesindaco ricorda che l’Ufficio prevenzione rumori del Dt ha pubblicato nel 2017 il Catasto del rumore stradale della nuova Bellinzona aggregata. In base al quale è ora in esecuzione il risanamento fonico delle strade cantonali e comunali del Bellinzonese, Locarnese e Vallemaggia tramite la posa di asfalto fonoassorbente. Lo stesso sta facendo l’Ufficio federale delle strade che dopo avere terminato il risanamento dell’autostrada tra Camorino e il Ceneri, avvierà presto quello tra Sementina e Castione con un investimento di 140 milioni di franchi. In questo ambito i Verdi chiedevano quanti bellinzonesi sono sottoposti a rumore notturno che supera le ordinanze federali e quali strategie a lungo termine sono previste. Stando alle informazioni ottenute dal Cantone – ha risposto Gianini – l’aggiornamento del catasto cantonale è previsto ogni cinque anni.