La Fondazione Sasso Corbaro di Bellinzona ha presentato il suo programma autunnale: previsti uno spettacolo teatrale e il convegno annuale
Avvicinare la popolazione a un tema complesso come quello del rapporto tra medico e paziente e d’altro canto promuovere una comunicazione corretta e comprensibile da parte dei professionisti. È questo in estrema sintesi uno degli obiettivi principali della Fondazione Sasso Corbaro di Bellinzona che oggi durante una conferenza stampa ha presentato il suo programma di attività autunnali. In particolare sono previsti tre appuntamenti: sabato 16 ottobre, dalle 18.30, al Palazzo Civico e al Teatro Sociale di Bellinzona si terrà l’evento ‘Il teatro che cura’ nato da una collaborazione con il teatro cittadino e la Compagnia Finzi Pasca. Giovedì 21 ottobre, dalle 8.30, all’Antico convento delle Agostiniane a Monte Carasso, si terrà il settimo convegno annuale della fondazione destinato ai curanti, ma aperto a tutta la cittadinanza. Infine, venerdì 19 novembre, alle 11, al castello Sasso Corbaro è prevista la cerimonia per l’assegnazione dei Premi Venka Miletic, destinati ai migliori studenti della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi) autori di una tesi di bachelor in ambito sanitario e sociale.
Uno degli scopi della Fondazione Sasso Corbaro è quello di far capire meglio, in particolare ai curanti, «cos’è la malattia e cosa vuol dire ammalarsi», ha spiegato Roberto Malacrida, responsabile delle relazioni istituzionali della fondazione. Per raggiungere questo scopo in passato si utilizzava la letteratura, mentre la fondazione ha adoperato il cinema. E ora tocca al teatro: il 16 ottobre alle 20.45 al Teatro Sociale tornerà infatti in scena lo spettacolo di Daniele Finzi Pasca ‘Bianco su bianco’. Si tratta della storia di una coppia che appoggiandosi all’amore riesce ad affrontare la malattia. La serata sarà preceduta da una tavola rotonda, alle 18.30 nella Sala del Consiglio comunale, «per approfondire il concetto del teatro che cura». Una tavola rotonda alla quale parteciperanno quattro persone con esperienze formative e lavorative diverse: la giornalista e curatrice di progetti culturali Tiziana Conte; la compositrice, coreografa e co-fondatrice della Compagnia Finzi Pasca Maria Bonzanigo; il medico e decano della facoltà di scienze biomediche dell’Università della Svizzera italiana (Usi) Giovanni Pedrazzini; così come lo psichiatra e vicepresidente della Fondazione Sasso Corbaro Graziano Martignoni. «Diamo importanza alla coralità delle voci», ha sottolineato quest’ultimo durante l’incontro con i media.
Al centro del settimo convegno della fondazione dedicato ai curanti vi saranno due tematiche: «Il senso del prendersi cura» e «la cura dei sensi», ha precisato Martignoni. Infatti la cura non è un sinonimo stretto di terapia, che ha una connotazione scientifica e tecnica. «Non è per forza necessario essere dei professionisti» per curare qualcuno: lo può fare «un parente, un amico o anche la comunità». Spesso la terapia non basta: «Ognuno di noi quando è malato ha bisogno di qualcuno che gli stia vicino». Al convegno saranno quindi presenti un filosofo, un professore di storia della medicina, una storica dell’arte, artisti e così via che approfondiranno in particolare il tema del ‘senso della cura’. Mentre per quanto riguarda ‘la cura dei sensi’ (ovvero l’importanza di sentire, ascoltare, percepire o toccare), saranno organizzati dei workshop ai quali i presenti potranno partecipare. È possibile iscriversi al convegno del 21 ottobre (120 franchi, standing lunch incluso) scrivendo entro il 15 ottobre a fondazione@sasso-corbaro.ch.
Il 19 novembre saranno poi consegnati i premi Venka Miletic 2020 del valore di 3’000 franchi a Giulia Binaghi per la tesi ‘A volte non ci sono parole, anche il silenzio va bene’ e a Pierangela Mentasti per la tesi ‘Il colloquio con persone che presentano distress esistenziale alla fine della vita: risorse e difficoltà degli ergoterapisti operanti in servizi di cure palliative’. Una menzione speciale sarà consegnata a Brunello Rusca per la tesi ‘Economia comportamentale e nudging nella promozione della donazione di organi in Svizzera’. Sono stati premiati lavori che possono contribuire a «migliorare lo stile di comunicazione nei confronti dei malati», ha affermato Malacrida. La fondazione ha infine ricordato che è aperto il bando di concorso per il Premio Venka Miletic e per una borsa di studio per l’anno scolastico 2020-21.