Bellinzonese

Ristrutturazione Liceo, ‘rischia di essere un inferno’

Il comitato studentesco critica la prevista sistemazione della sede scolastica di Bellinzona e invita il Gran Consiglio a una rivalutazione del progetto

Non piace in particolare l'idea della sede provvisoria
20 settembre 2021
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Con una lettera inviata al Gran Consiglio e al Dipartimento educazione, cultura e sport (Decs), il comitato studentesco del Liceo di Bellinzona espone dubbi e critiche sulla prevista ristrutturazione della sede scolastica. Il progetto, ricordiamo, prevede la realizzazione di una sede provvisoria che – concepita con moduli prefabbricati posizionati ‘a corte’ nel prato fra la storica sede e il bagno pubblico – sarà utilizzata per la durata di circa tre anni, il tempo necessario a ristrutturare completamente e ampliare la sede ufficiale che da lungo tempo ormai versa in condizioni non più accettabili ed è fortemente sottodimensionata. Nella lettera pubblicata sul sito web dell’Movimento per il socialismo, viene innanzitutto contestata la decisione di non optare per la costruzione di un edificio completamente nuovo, “i cui costi – scrive il comitato – sarebbero risultati persino minori dell’attuale progetto di ristrutturazione”. È questa un’opzione – si legge ancora nella presa di posizione in cui vengono elencati i punti giudicati critici – che “avrebbe permesso di rimanere nel vecchio stabile sino al termine dei lavori, organizzando così un unico trasloco“ e “aumentare a piacere le dimensioni del nuovo edificio, mentre, secondo l’attuale progetto, il futuro Liceo, che dovrà sorgere sulle vestigia del vecchio stabile (di dimensioni già modeste), lascerà quasi invariati gli spazi disponibili”.

Disastrosa la gestione degli spazi nei prefabbricati

Ciò che preoccupa maggiormente è la fase di transizione dal vecchio al nuovo stabile. “A nostro parere la gestione degli spazi negli stabili prefabbricati risulta essere disastrosa e assolutamente inadeguata ad ospitare un organico di quasi 800 allievi e un centinaio di docenti”, scrive il comitato, che espone qualche esempio, come l’attuale carenza di spazi per chi vuole pranzare nell’edificio che nella nuova struttura saranno rimpiazzati da “un unico spazio comune, diviso in due parti, grande poco più dell’attuale caffetteria”. Spazi comuni, si legge ancora nella lettera, che “potranno ospitare un numero massimo di circa 250 persone (in 340 mq di spazio), a fronte (conviene ripeterlo nuovamente) di 800 studenti iscritti. Quest’unico dato dovrebbe far ripensare all’intera gestione del progetto dei prefabbricati (ancor più dopo l’esperienza pandemica): evidentemente è fisicamente impensabile credere di poter accogliere (specialmente in inverno) l’intero corpo studentesco in uno spazio di simili dimensioni”. ll comitato conclude invitando il Gran Consiglio “a una rivalutazione sistematica della natura del progetto prima della sua approvazione, poiché questo, per la sua attuale forma, rischia di rendere infernale l’esperienza scolastica di centinaia di giovani”. Il costo complessivo della struttura provvisoria ammonta a quasi 9 milioni di franchi. L’approvazione del credito da parte del Gran Consiglio permetterà di proseguire la progettazione del nuovo liceo e di inoltrare la relativa richiesta di credito di costruzione al parlamento prevista entro metà del 2022. L’investimento complessivo si aggira attorno ai 42,8 milioni.

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