Bellinzonese

Conti 2020 di Bellinzona, ‘cinque e più motivi per bocciarli’

Secondo il gruppo Mps/Verdi/ForumAlternativo l’economia sta reggendo: dito puntato contro la politica di contenimento della spesa

Il relatore di minoranza Giuseppe Sergi (Ti-Press)
10 settembre 2021
|

Cinque motivi per votare contro il Consuntivo 2020 della Città di Bellinzona. Li espone il consigliere comunale Giuseppe Sergi, a nome del gruppo Mps/Verdi/ForumAlternativo (sei seggi in Cc), nel rapporto di minoranza della Commissione Gestione. Lo fa dopo che la maggioranza formata da Plr, Ppd, Sinistra e Lega/Udc nel proprio recente rapporto, anch’esso contenente delle critiche all’indirizzo del Municipio ma di senso opposto rispetto a quelle della minoranza, ha invitato il plenum del Legislativo ad avallare il documento durante la seduta del 20 settembre. “Voteremo contro il Consuntivo 2020 per diverse ragioni”, riassume Sergi: “Prima di tutto per coerenza col nostro voto negativo sul Preventivo. In secondo luogo poiché il Consuntivo non traccia un bilancio critico sull’esperienza Covid e non mette in evidenza le responsabilità politiche del Municipio”.

‘Le autorità hanno soprattutto reagito’

A questo riguardo il messaggio municipale, lamenta Sergi, “rinuncia a fare un bilancio complessivo di cosa questo evento abbia comportato per la città e per i suoi abitanti, limitandosi a segnalare qua e là le conseguenze, soprattutto finanziarie, nelle diverse attività dell’amministrazione comunale” organizzate “con un atteggiamento di fondo reattivo e per nulla preventivo di fronte alla pandemia e al suo sviluppo”. Riferendosi poi all’inchiesta penale tutt’oggi in corso sui vertici della casa anziani di Sementina, “cosa dobbiamo aspettarci dall’autorità politica che, sostenendoli in modo così aperto a tutti i livelli, compreso quello giudiziario, di fatto ha condiviso la responsabilità di quanto successo?”. In terzo luogo, riassume Sergi, il 2020 “ha confermato i problemi relativi alla conduzione del personale della Città da parte del Municipio, che si è soprattutto preoccupato di peggiorare condizioni di lavoro e diritti pensionistici” generando “un senso profondo d’insoddisfazione e ingiustizia. I lavoratori e le lavoratrici della città si sentono non tutelati e vorrebbero che le loro situazioni fossero oggetto di analisi serie”.

Contrazione del gettito tutta da verificare

In quarto luogo Sergi e colleghi non solo contestano l’affidabilità delle prospettive finanziarie indicate (in particolare la valutazione del gettito servito da base per la chiusura dei conti consuntivi), ma la prospettiva che sembra emergere, di fronte a una chiusura deficitaria, di una politica di taglio alla spesa pubblica comunale. Quanto poi alle cifre nude e crude, con un disavanzo di 7 milioni anziché un avanzo preventivato di 1,4, il tutto condito da un’incidenza della pandemia che secondo il Municipio peserebbe per 11 milioni fra costi diretti pari a 1,9 milioni e indiretti pari a 9 milioni di cui 6,2 per perdite di imposte, il rapporto di minoranza boccia l’esercizio, avviato questa estate, di revisione della spesa: “Gli ultimi dati cantonali e federali indicano una chiara tendenza a una forte tenuta da parte di imprese, commerci, ristorazione e settore alberghiero. Se contrazione di gettito ci sarà (lo vedremo solo tra due o tre anni con riferimento al 2020), questo non sarà necessariamente da addebitare in misura determinante alla pandemia: ma, soprattutto, per quel che riguarda le imprese, ai poderosi interventi di sgravi fiscali a livello federale e cantonale”.

Speculazione e sorpassi

Infine, si evidenzia come il Consuntivo 2020 lasci “irrisolti alcuni aspetti di fondo della politica scolastica e sociale legata alla scuola, e lasci insoddisfatta la necessità di rispondere con strutture adeguate ai bisogni culturali della città”. Nelle sue 15 pagine Sergi evidenzia poi altri punti critici, come “i danni causati dalla speculazione edilizia” che peraltro non ha contribuito ad aumentare la popolazione “né a far diminuire gli affitti di fronte all’aumento dell’offerta”. Quindi i sorpassi di spesa nei progetti gestiti dal Dop: nel messaggio “il Municipio fatica a parlar chiaro e ad ammettere le proprie responsabilità”. 

Bocciare per motivare

E non manca una stoccata alla maggioranza della Gestione, che a sua volta ha sollecitato l’Esecutivo a profilarsi meglio su sorpassi e morti Covid in casa anziani: secondo Sergi e colleghi la maggioranza “si rende benissimo conto che le cose non funzionano e che un giudizio serio, indipendente e spassionato vorrebbe che la bocciatura fosse netta su questi fondamentali punti e su altri. Ma poi, come sempre, intervengono i meccanismi di difesa del potere, del Municipio e dei propri rappresentanti”. Un sostegno a prescindere che finisce per ottenere “l’effetto esattamente opposto a quello che, forse, si vorrebbe ottenere. Poiché è evidente che un Municipio, criticato ma alla fine sostenuto, non troverà motivazioni fondamentali per modificare il proprio atteggiamento”.

Leggi anche: