Bellinzonese

Conti di Bellinzona, per la Gestione si spende troppo

Consuntivo 2020, il rapporto di maggioranza chiede al Municipio più chiarezza e visione critica. Punti sensibili: aumento di personale e mandati esterni

L'Esecutivo al completo (Ti-Press)
8 settembre 2021
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Preoccupazione per la “mancanza di adeguati strumenti di valutazione delle risorse umane, delle opere pianificate e del piano finanziario a medio termine”. E gli enti autonomi che, Azienda multiservizi a parte, “non ci lasciano tranquilli”. La maggioranza della Commissione gestione del Consiglio comunale di Bellinzona, nel pronunciarsi sul Consuntivo 2020 della Città che chiude con un disavanzo di 7 milioni al posto dell’avanzo di 1,4 preventivato, invita il plenum del Cc ad avallarlo ma invia anche segnali preoccupati al Municipio. Da esso Plr, Ppd, Lega/Udc e Sinistra invocano un atteggiamento più critico e trasparente nell’affrontare le priorità della Turrita aggregata, specie alla luce degli effetti pandemici che hanno pesato per 11 milioni (senza Covid si calcola che l’avanzo sarebbe passato da 1,4 milioni a 4) e si manifesteranno ancora a lungo. Effetti pandemici che insieme a quelli strutturali richiederanno l’implementazione di misure di correzione già nel Preventivo 2022 sul quale l’Esecutivo, tirando le somme dei singoli dicasteri, si è chinato la prima volta questa settimana. Correttivi che scaturiranno dalla revisione della spesa pubblica eseguita durante l’estate e che si manifesteranno incidendo sulle uscite e incrementando le entrate (non escluso l’aumento del moltiplicatore d’imposta).

Dove sta andando la Città

A cominciare dal settore dell’Amministrazione generale, il rapporto di maggioranza (relatrice Silvia Gada del Plr, mentre da Mps/Verdi è annunciato un rapporto di minoranza che inviterà a bocciare il messaggio) invoca “maggiore chiarezza e precisione, oltre che un approccio critico della situazione e un’adeguata analisi approfondita dei conti”. Concretamente, “l’assenza degli organigrammi dei singoli settori (più volte richiesti senza successo da oltre un mese e mezzo…) rende difficile la valutazione del lavoro svolto nelle singole unità amministrative, non conoscendo né i ruoli né il numero di persone impiegate. Sarebbe inoltre stato interessante capire in che modo i vari uffici sono stati riorganizzati durante i mesi più impegnativi della pandemia”. Quanto agli 11 milioni mancanti a causa del Covid, la Gestione si chiede il perché della presenza di singole voci e dell’assenza di altre. Manca insomma un quadro esaustivo e dettagliato in grado di “contestualizzare l’andamento della Città nel periodo critico della pandemia”, quadro per contro fornito su aspetti secondari come la separazione dei rifiuti e l’evoluzione del numero di matrimoni celebrati. “Più in generale le considerazioni contenute nel messaggio valorizzano il lavoro svolto ma spesso rimangono troppo generali e non tengono conto di oggettive problematiche emerse, ad esempio, in seguito all’erogazione degli aiuti nell’ambito economico”. Quanto alla mancanza di senso critico, “sembra essere pure confermata quando si tratta la gestione delle case anziani”. La Gestione “resta in attesa dell’esito dell’inchiesta penale tuttora aperta su quella di Sementina e attende dal Municipio un riscontro puntuale e dettagliato”. Ma rimarca che “viste le criticità emerse” avrebbe auspicato già sin d’ora “maggiori dettagli”.

Assunzioni fuori controllo?

Capitolo dipendenti comunali, anche qui la commissione non è soddisfatta considerato l'aumento della spesa di 1,6 milioni, più altri 600mila franchi di contributi: “Tradotto, l’equivalente di 16 profili da 100'000 franchi (più oneri sociali) soltanto nell’ultimo anno. E il trend è tuttora confermato dalle nuove assunzioni e dai continui concorsi. Il costo del personale temporaneo è pure salito di 130'000 franchi (4'000 a preventivo). A parte qualche possibile eccezione legata ad assunzioni avvenute prima della pandemia, fa riflettere un aumento del personale durante un’annata in cui il lavoro è stato ridotto o annullato”. E se da una parte cresce l’assunzione di personale, dall’altra si assiste alla regolare crescita degli onorari per mandati a consulenti, periti ed esperti esterni: “Negli ultimi due anni sono stati assegnati 3 milioni in mandati esterni nonostante la riduzione d’attività imposta dalla pandemia e nonostante il numero importante di collaboratori. Ne risulta che s’impone una maggiore trasparenza in merito alle scelte che reggono la corretta gestione delle risorse umane, nonché la garanzia di una parità di trattamento tra i servizi di tutti i dicasteri. Le ristrettezze economiche dei prossimi anni non consentiranno di perseverare con nomine, personale temporaneo e mandati esterni diffusi”.

Sul Dop sollecitato un bilancio

Un altro siluro viene inviato al settore del Dicastero opere pubbliche oggetto di audit a seguito dei noti sorpassi di spesa: “Pure le spiegazioni degli audit e l’impatto sull’amministrazione lasciano perplessi. In effetti si legge di ‘misure già in parte attuate’ senza però una chiara indicazione delle principali misure adottate e dei primi riscontri in termini organizzativi e finanziari, senza dimenticare l’importanza di una valutazione in merito a come queste misure sono state percepite e vissute dai dipendenti comunali coinvolti. Non ci si aspettava evidentemente un rapporto esaustivo, ma sicuramente l’importanza del tema meritava maggiore analisi vista la valenza politica e l’impatto sui cittadini”. Sempre in casa Dop la Gestione osserva che il consuntivo 2020 indica una spesa aumentata di 600'000 franchi: “Importo che però non dice più di tanto se si scende più nel dettaglio dei singoli settori che compongono il Dicastero. È difficile trovare un trend che aiuti a spiegare l’andamento complessivo. Evidentemente alcuni scostamenti dai preventivi sono più ampi di altri, e questo nonostante già il consuntivo 2019 abbia dato chiare indicazioni. Questo fatto ci porta a dire che alcuni preventivi sono sottostimati, non tenendo conto dei segnali già emersi”.