L'ente che gestisce gli spazi dell'ex aeroporto militare di Ambrì: ‘Evitare concorrenza al settore gastronomico dell'Hcap’
«L’azienda indipendente di diritto pubblico che gestisce il Parco multifunzionale Ambrì Piotta intende rispettare la volontà politica del Municipio, che come avveniva in passato alla Valascia non intende oggi autorizzare alcun commercio su suolo pubblico, non volendo creare una concorrenza al settore gastronomico dell’Hcap, realtà per la quale i punti vendita sono fondamentali per far quadrare il bilancio». Non decolla la richiesta di creare una zona ’street food’ a ridosso della nuova pista dell’Hockey club Ambrì Piotta, il tanto agognato stadio che sarà inaugurato l'11 settembre in occasione della sfida contro il Friborgo valida per la prima giornata della stagione 2021/22 di National League. Nicola Petrini, segretario comunale di Quinto nonché direttore del Parco multifunzionale, ente costituito dal Comune nel 2010 con l’obiettivo di gestire il comparto aeroportuale acquistato da Armasuisse, spiega la ragione per cui non si intende dare seguito alla proposta di prevedere la locazione di un’apposita superficie che possa permettere ai commercianti locali di vendere i loro prodotti in occasione delle partite. «La richiesta – aggiunge Nicola Petrini – invoca uno dei principi per i quali il Parco multifunzionale è stato costituito, ovvero portare benefici all’economia locale. Posso affermare che questo è stato fatto, grazie agli eventi (’fly-in’ aviatori, raduni paracadutistici, gare ciclistiche come il Tour de Suisse o la Granfondo, manifestazioni automobilistiche, concerti musicali, feste danzanti, fiere del bestiame, raduni di camion, auto e moto d’epoca) che hanno coinvolto e creato un importante indotto ai commercianti locali. Queste ricadute continueranno a esserci anche in futuro, visto che l'intenzione è quella di incrementare il numero di eventi che avranno luogo all'aerodromo». Ancora Petrini: «Da sempre l'Hcap riceve un forte sostegno da parte del Comune di Quinto. È stato il caso anche per quanto riguarda la realizzazione della nuova pista, con Municipio e Consiglio comunale che hanno voluto che questa storica società potesse continuare a vivere anche in futuro, dal momento che la Lega imponeva questo cambiamento. Posso anche capire le motivazioni del commerciante che ha formulato la richiesta dello ’street food’, ma come detto vogliamo rispettare la volontà politica da sempre orientata a sostenere l’Hcap. E per questo, come è stato il caso in passato, Esecutivo e Parco multifunzionale non possono che declinare la richiesta per permettere al club di ottimizzare le proprie entrate legate ai servizi gastro».
Il firmatario delle due lettere che chiedevano al CdA del Parco multifunzionale Ambrì Piotta di prevedere la zona ’street food’ è un commerciante leventinese (venditore di castagne) che da decenni è presente all’esterno della Valascia con un punto vendita. Ha scritto al CdA dopo che le trattative con l’Hcap per rinnovare il contratto e avere dunque uno spazio anche alla nuova pista non sono andate a buon fine. Contratto che è stato invece rinnovato al secondo commerciante, venditore di mandorle caramellate, già abilitato alla vendita all’esterno del vecchio impianto. Non ci sarà inoltre spazio per gli altri commerci che alla Valascia esercitavano, sempre all’esterno, su suolo privato (il firmatario delle lettere si era fatto portavoce anche del loro interesse per l'idea dello 'street food'). «Ci sono arrivate due richieste ufficiali da commercianti che erano attivi alla Valascia per continuare la propria attività anche nel nuovo stadio, una concessa dal momento che esercita un’attività non concorrente, e una per la quale non si è riusciti a trovare un accordo conveniente per entrambe le parti», afferma il direttore operativo dell’Hcap Michele Orsi, che aggiunge: «Per realizzare questa pista abbiamo fatto degli investimenti importanti che hanno richiesto di pianificare varie offerte, tra le altre anche di tipo gastronomico, grazie alle quali sostenere i costi dell'investimento fatto. Non c’è nessuna volontà di escludere qualcuno, ma semplicemente la strategia aziendale elaborata con la costruzione della nuova pista è in contrasto con un potenziale ’street food’. Per ovvie ragioni abbiamo deciso di non dare spazio all'interno della nostra struttura a chi svolge attività concorrenti alle nostre. Va aggiunto che non abbiamo ricevuto altre richieste oltre alle due citate. È invece confermato – conclude Orsi – il banco dolci del settore giovanile».
Sulla questione si era chinata anche la Gioventù biancoblù, che attraverso una lettera chiedeva al CdA dell'Hcap di tornare sui proprio passi e voler concedere uno spazio “in modo da permettere a queste famiglie della Valle di continuare le tradizioni di famiglia con le loro attività alla Gottardo Arena”.
Sotto le volte del nuovo stadio il settore della ristorazione avrà una capacità complessiva di 500 posti, ripartiti tra quattro ristoranti e otto spacci, fra cui anche un ‘fondue lounge’. Previsto anche un bar per i tifosi della curva, verosimilmente uno chalet con legno ricavato dalla Valascia. Sul livello delle tribune sarà attivo il ristorante 1937, principale punto di ristoro, con una capienza di 120 posti. Al livello inferiore, invece, ci sarà l’Osteria Valascia, che potrà ospitare fino a 80 persone e sarà aperta anche in settimana.