Bellinzonese

Alpiniste morte sul Monte Rosa, nessuna ipotesi di reato

La procura di Aosta ha chiuso senza indagati il fascicolo aperto dopo il decesso per assideramento delle due giovani

Non sono emerse responsabilità a carico di terze persone
6 luglio 2021
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La procura di Aosta ha chiuso senza indagati né ipotesi di reato il fascicolo aperto all'indomani della morte per assideramento di due giovani alpiniste originarie della zona di Domodossola bloccate dal maltempo, sabato scorso, sul Monte Rosa. Dalla relazione del Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia non sono infatti emerse responsabilità a carico di terze persone e la visita del medico legale non ha evidenziato possibili cause della morte diverse dall'assideramento. Insieme alle ragazze decedute c'era anche un 27enne di Novara che ha riportato gravi congelamenti alle mani ma è sopravvissuto. Le vittime avevano 28 e 29 anni; la più giovane, originaria di Trontano, paesino all'imbocco della Valle Vigezzo occidentale, da due anni insegnava scienze naturali alla Commercio di Bellinzona e biologia al Liceo di Mendrisio, scelta professionale che l'aveva indotta lo scorso settembre a trasferire il domicilio nella capitale ticinese per evitare lunghe trasferte quotidiane. 

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