La sede provvisoria completa ne richiederà 6,5 in più di quella inizialmente prevista, e quasi 11 in più l'edificio da risanare completamente
Quasi 9 milioni di franchi per realizzare una sede provvisoria del Liceo di Bellinzona che – concepita con moduli prefabbricati posizionati ‘a corte’ nel prato fra la storica sede e il bagno pubblico – sarà utilizzata per la durata di circa tre anni, il tempo necessario a ristrutturare completamente e ampliare appunto la sede ufficiale che da lungo tempo ormai versa in condizioni non più accettabili ed è fortemente sottodimensionata. Il credito complessivo di 8,99 milioni che il Consiglio di Stato chiede al Gran Consiglio di stanziare si suddivide in 7,9 milioni per la struttura e in 990mila franchi per l’installazione dei sistemi informatici. La realizzazione della sede provvisoria, separata dal cantiere, permetterà di procedere con quest’ultimo garantendo al centinaio di docenti e ai 750 allievi lo svolgimento in piena sicurezza delle attività didattiche. L'approvazione del credito, specifica il CdS, permetterà di “proseguire la progettazione del nuovo liceo e di inoltrare la relativa richiesta di credito di costruzione al parlamento prevista entro metà del 2022”.
Tale procedere dovrebbe inoltre consentire di rispettare le tempistiche per la consegna degli spazi entro l’anno scolastico 2025-26, due anni dopo rispetto alle prime valutazioni, e questo a causa degli approfondimenti impostisi. Approfondimenti del progetto di massima che hanno portato i progettisti guidati dallo studio Durisch e Nolli di Massagno, e la Sezione cantonale della logistica, a concludere che non sia attuabile l’intervento in due tappe previsto inizialmente con un ridotto utilizzo di elementi prefabbricati provvisori, perché metterebbe a rischio lo svolgimento della normale attività didattica. Tutto ciò deriva dal fatto che interventi più radicali nell’impiantistica, richiesti in buona parte dalle modifiche normative intercorse tra l’inizio della fase di concorso e la progettazione di massima, hanno comportato la necessità di prevedere un risanamento completo e non più un semplice ammodernamento. Una seconda conseguenza è l’aumento dei costi per gli impianti e le loro alimentazioni, nonché la necessità d’intervenire al piano interrato. Si avrà comunque un “netto miglioramento della qualità della ristrutturazione, che determinerà un ciclo di vita superiore, al pari di una nuova edificazione”, ben oltre insomma gli ulteriori 30 anni inizialmente immaginati.
Ma anche nella sensibile lievitazione del costo complessivo destinato a passare dai 25,53 milioni previsti nel 2015 a 42,8 milioni: 2 milioni in più riguarderanno la ristrutturazione dell’edificio, altri 6,5 gli adeguamenti normativi, altri 2,2 gli interventi nel piano interrato e altri 7,9 la struttura provvisoria che in un primo tempo avrebbe dovuto costare solo 1,45 milioni. In tutto oltre 17 milioni in più che lo scorso autunno hanno indotto il gruppo di lavoro a valutare alcune varianti con l’obiettivo d'individuare quella meglio sostenibile. Varianti però scartate: infatti una demolizione e costruzione tutta nuova avrebbe comportato un investimento di 54 milioni e due anni in più di lavoro; un nuovo liceo a fianco dell’attuale avrebbe richiesto 49,5 milioni e, anche qui, due anni in più di tempo nonché uno spreco di terreno; realizzare il liceo nel futuro nuovo quartiere officine avrebbe infine richiesto pure 50 milioni e tempi dilatati ben oltre il 2030, allontanando peraltro la scuola dal comparto Torretta nel quale vi sono importanti realtà formative e di ricerca, ampi spazi per l’attività all’aperto e la prevista nuova palestra tripla al posto del palasport.
Nella struttura prefabbricata provvisoria le attività saranno distribuite in quattro volumi. L’edificio parallelo alla golena avrà un unico livello e ospiterà tutte le attività comuni (foyer, refettorio, mescita, aula studio, biblioteca e aula magna) e amministrative. Gli altri tre volumi saranno organizzati su due livelli e prevedono, al piano terreno, tutte le aule e i laboratori per le materie scientifiche oltre a una parte delle normali aule di classe, mentre ai piani superiori saranno disposte le rimanenti aule di classe e le aule speciali per musica, arti visive e storia dell’arte. Le aule dedicate alla pedagogia speciale saranno inserite unicamente nella sede definitiva e non saranno presenti nella struttura provvisoria. Ogni edificio sarà provvisto di spazi esterni coperti con dei portici, che negli edifici su due livelli copriranno anche le scale esterne di accesso. Tutti i locali con presenza continua di persone saranno riscaldati e raffrescati per garantire un comfort adeguato.