Sollecitato uno studio sulla medicalizzazione dei servizi per garantire da Airolo a Chiasso la parità di trattamento
I dati finanziari registrati dalla Croce Verde Bellinzona (Cvb) a chiusura dello scorso anno evidenziano una situazione finanziaria stabile, con un pro-capite per i Comuni convenzionati inferiore a quanto preventivato. "È stato un 2020 sicuramente molto impegnativo per Cvb, ma dai dati presentati nel corso dell’annuale assemblea generale ordinaria della scorsa settimana emerge il preciso impegno di Cvb a non pesare sulle finanze dei cittadini", si legge in un comunicato stampa. I costi di esercizio stimati per il 2020 (quando la minaccia della pandemia non era ancora all'orizzonte) erano stati di 5'742'800 franchi: nella realtà si sono attestati a 6’174'144 (+7,5%). Tuttavia i ricavi sono stati di 4'796'950 franchi (+16,7%) rispetto alle stime di 4'111'300 franchi, facendo registrare nel complesso un disavanzo per i Comuni convenzionati di 1'377'193 franchi (-15,6% se raffrontato alle previsioni di 1'631'500 franchi). E questo si traduce in un costo pro-capite per i Comuni di 24.90 franchi, contro i 29.50 stimati.
Nel corso dell’assemblea il presidente Vincenzo Lacalamita ha dichiarato come questo periodo abbia offerto un’ulteriore occasione per riflettere su quanto è stato fatto e sulle sfide che ancora attendono l'ente: “Sono sicuro che prima o poi tutti si convinceranno del fatto che la città-cantone non vale solo per i trasporti ma è importante anche per le attività di enti come il nostro. A mio modo di vedere si rende urgente la realizzazione di uno studio a livello cantonale che tratti la questione della medicalizzazione dei servizi, allo scopo di poter garantire su tutto il territorio della Svizzera Italiana uno stesso trattamento". Discorso, questo, che era già stato affrontato l'anno scorso (vedi la ‘Regione’ del 18 aprile 2020), ma che evidentemente non ha ancora fatto presa.
Ha poi continuato Calamita: "La riunione dei servizi di Sopra e Sottoceneri sarà ad esempio un tema per il futuro, così come il calcolo del pro-capite a carico dei Comuni che dovrebbe essere uguale da Airolo a Chiasso. Anche a seguito della decisione di Cvb e Salva Locarno di approntare uno studio comune per definire sia il tipo di autolettiga che gli equipaggiamenti dei propri mezzi di soccorso, anche a livello cantonale si è finalmente deciso di procedere in tal senso. La nuova legge sulle commesse pubbliche ha naturalmente aiutato ad accelerare tale processo". Il presidente ha inoltre sottolineato l'urgenza di affrontare e risolvere il progetto della nuova sede di Cvb, o per mezzo di una via solitaria o, se possibile, in collaborazione con gli altri attori del soccorso, come i Pompieri e la Protezione Civile. La situazione è stata esposta in un nostro articolo lo scorso 22 marzo.
Il concetto di cooperazione già espresso dal presidente ritorna nelle parole della direttrice Katia Bogiani: "Lo scorso anno, Croce verde Bellinzona ha posto le basi per una collaborazione con l'Ente limitrofo Tre Valli soccorso di Biasca, destinata a sfruttare al meglio le potenzialità di un modo di operare sempre più sinergico. Uno degli obiettivi di questo accordo, ha continuato la direttrice, è quello di interagire nella formazione continua di alcune figure professionali di soccorso: i capi intervento regionali, che vengono attivati in caso di missioni di una certa complessità, e i membri del gruppo dell’Unità d’intervento tecnico-sanitaria, che forniscono il loro apporto nei casi particolari in collaborazione con l’omonimo gruppo dei pompieri. Croce verde Bellinzona auspica inoltre che venga creata una figura professionale responsabile dell’accreditamento per tutti gli enti: in questo modo sarebbe possibile ottimizzare l'impiego di risorse nel complesso iter procedurale che coinvolge il Servizio a tutti i livelli".
Anche se molti progetti in programma nel 2020 sono stati posticipati a causa della pandemia, Cvb si è impegnata a concretizzare quelli più rilevanti, come ha messo in luce nel suo intervento la direttrice sanitaria Barbara Schild. "Un progetto molto importante che abbiamo potuto finalizzare è la collaborazione con il nuovo servizio di anestesia dell’Ospedale San Giovanni, al quale partecipa anche in parte Tre Valli Soccorso. È stata firmata una convenzione tra i tre Enti che prevede la collaborazione da parte di un medico assistente. Tale copertura è garantita tutti i giorni, festivi e week-end inclusi, durante la fascia oraria compresa tra le 7 e le 19 per tutto il nostro territorio e per i casi a partire dal “codice rosso” (in pericolo di vita) anche per il territorio di Tre Valli Soccorso. Questo è un fattore fondamentale in previsione dell’accreditamento del nostro Servizio da parte dell'Interassociazione di salvataggio (Ias), la cui data è stata posticipata all'inizio del 2022”.