Il luogo scelto dal Plr per la conferenza stampa di domani (la rinnovata piazza di Preonzo) indicherebbe la convinzione di Gianini per la sfida con Branda
‘Inizia dai quartieri la campagna elettorale di Simone Gianini per la carica di sindaco di Bellinzona’. È quanto lascia intendere, leggendo fra le righe, l’invito trasmesso oggi ai media dalla sezione cittadina del Plr per la conferenza stampa convocata domani, giovedì, alle 11 sulla piazza Pasquei di Preonzo fresca di lavori di riqualifica. Conferenza durante la quale il municipale rieletto e il presidente sezionale Marco Nobile comunicheranno la decisione sulla volontà o meno di richiamare i bellinzonesi alle urne domenica 16 maggio. Un luogo, Preonzo, che simboleggia bene la periferia della Turrita aggregata. Quella periferia – geograficamente distante da Palazzo Civico – che secondo non pochi bellinzonesi è stata talvolta un po’ dimenticata dalla autorità durante la prima legislatura. E Preonzo proprio in virtù dei lavori svolti, con un progetto peraltro ereditato dal vecchio Comune, potrebbe invece rappresentare un esempio di attenzione concreta riservata alle aree più discoste. Ma se da una parte è legittimo leggere fra le righe e fare speculazioni giornalistiche, dall’altra non vi son certezze. Dal Plr non filtrano indiscrezioni, sebbene si possa presupporre che Gianini sfiderà a tutti gli effetti il plebiscitato Mario Branda.
Questa primavera potrebbe dunque non ripetersi quanto successo nell’aprile 2017 quando il vertice del Plr di Bellinzona e Andrea Bersani decisero di rinunciare al voto di ballottaggio, lasciando così all’Unità di sinistra la carica di sindaco durante la prima legislatura della nuova Città aggregata. Oggi, uscito di scena Bersani, all’avvio della seconda legislatura il municipale rieletto Gianini e la sezione liberale-radicale sulla scorta dei dati emersi dalla urne domenica potrebbero ritenere che ci sia spazio per un voto di ballottaggio. D’altronde le cifre parlano abbastanza chiaro: il divario emerso domenica ha attribuito a Gianini 67 voti personali meno di Branda, ossia 9’764 contro 9’831. Un divario sensibilmente assottigliatosi rispetto a quattro anni fa, quando il socialista ne aveva raccolti oltre 12mila, ben 1’300 più di Bersani. Un avvicinamento che potrebbe essere sufficiente a convincere Plr e Gianini a mettersi in gioco, anche in virtù dei voti base raccolti con la scheda di partito che sono stati 3’815 per Gianini e 2’695 per Branda. Il quale ha tuttavia staccato Gianini con i voti preferenziali, 7’136 contro 5’949: qui Branda ne ha raccolti meno dalla propria lista (2’312 contro 2’986) ma assai di più da altre, ossia 4’824 contro 2’963. Un massiccio apporto esterno che potrebbe non scoraggiare Plr e Gianini. Domani si saprà.
Domani alle 18 scade il termine per depositare le candidature a sindaco in tutto il Ticino. Due o più candidature significherà andare al voto di ballottaggio domenica 16 maggio. Oltre che da Simone Gianini in giornata si saprà qualcosa da Nicolò Parente (Ppd di Lumino), da Ulda Decristophoris (Ppd Riviera) e da Natascia Caccia (Lega Cadenazzo) per altrettante possibili sfide contro i rispettivi sindaci di quindicina liberali radicali Alessandro Spano, Alberto Pellanda e Marco Bertoli.