Bellinzonese

A Bellinzona una proposta per i progetti di quartiere

Il consigliere comunale Alessandro Lucchini chiede l'istituzione del bilancio partecipativo, come già fatto a Losanna e Friborgo

Una città con 13 quartieri
8 aprile 2021
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Dopo Lugano anche a Bellinzona un consigliere comunale propone di rafforzare il coinvolgimento dei quartieri istituendo un ‘bilancio partecipativo’ sull’esempio di quanto già fatto a Friborgo e Losanna. Si tratta di uno strumento di democrazia diretta – scrive Alessandro Lucchini dell’Unità di sinistra – attraverso il quale una quota stabilita della spesa comunale viene destinata al finanziamento di progetti di valenza pubblica locale in precedenza proposti, discussi e approvati dalla cittadinanza; uno strumento “utile in questo periodo di post-aggregazione per favorire la partecipazione della popolazione nella definizione di progetti e opere pubbliche nei quartieri, senza lasciare indietro nessuno”. Una proposta “innovativa e realizzabile, per dare voce ai quartieri, ai cittadini e alle Associazioni/Commissioni di quartiere senza con ciò rimettere in discussione la centralità del sistema di democrazia semidiretta che sottende anche il funzionamento dei Comuni. Un’opportunità per creare nuove relazioni tra l’amministrazione e i suoi cittadini, volte ad accrescere fiducia nelle istituzioni e responsabilità civica”. In definitiva il meccanismo alla base del bilancio partecipativo “contribuisce ad avvicinare la popolazione alla dimensione di prossimità del Comune nonché alla conduzione politica dello stesso”.

Concretamente

Concretamente, espone Lucchini nella mozione depositata in questi giorni, viene data ai cittadini (singoli, gruppi o associazioni) la facoltà di presentare, per un determinato lasso di tempo, dei progetti che corrispondano ai criteri di ricevibilità e fattibilità prestabiliti, che abbiano cioè un interesse pubblico locale, che siano accessibili a tutta la cittadinanza, rientrino nelle competenze comunali, siano sostenibili finanziariamente e non perseguano scopi di lucro. Le proposte dimostratesi conformi e fattibili vengono infine rese pubbliche e messe al voto, nell’ambito del quale ognuno può votare un numero minimo di progetti e la ripartizione del montante avviene in base ai voti ottenuti. Così facendo, la prima proposta viene finanziata interamente mentre quelle successive ricevono il saldo restante, riservata la possibilità del Comune di completare la differenza per un progetto. Successivamente, i progetti che hanno ottenuto un finanziamento vengono realizzati in tempo utile dal Comune, mantenendo aggiornati la popolazione e in particolare i promotori sull’avanzamento dei lavori.