Dopo essere stato chiuso per mesi a causa della pandemia, sarà nuovamente possibile visitare il museo a partire dal 5 aprile dalle 14 alle 17
Riapre lunedì 5 aprile il Museo di Leventina situato a Giornico. Fino all'11 aprile sarà visitabile tutti i giorni e in seguito solo il fine settimana. Dal 1° maggio si potrà poi accedere alle mostre da martedì alla domenica. Gli orari di apertura sono fissati dalle 14 alle 17, ma sarà anche possibile prenotare visite fuori orario con un costo aggiuntivo al biglietto d’entrata.
Dopo mesi di chiusure a seguito delle restrizioni legate alla pandemia di coronavirus, è “ora è giunto il momento di permettere al pubblico di riappropriarsi degli spazi di condivisione della cultura”, si legge in una nota. Il comitato dell'Associazione Museo di Leventina ha quindi deciso “di anticipare l’apertura ufficiale prevista comunque per inizio maggio, offrendo la possibilità di visitare le esposizioni già in aprile”. Come la mostra temporanea ‘Let it snow! lassa fiuchè’ “che parla degli sport sulla neve da un punto di vista storico e culturale” e che è stata prolungata fino a fine ottobre. Sono inoltre visitabili mostre permanenti: ‘Esiste un’identità leventinese, oggi?’ e ‘Ritualità oggi’, “due esposizione che raccontano e mettono a confronto differenti periodi storici e l’attualità socio-culturale odierna”.
Il Museo di Leventina promuove inoltre un'interessante iniziativa “con l’intento di coinvolgere soprattutto i giovani ma non solo”, prosegue la nota. Infatti, su una pagina Facebook, Carlo Da Cremona – “un rappresentante dei Duchi di Milano che ha vissuto in prima persona le vicende e le paure legate agli eventi che precedettero la Battaglia dei Sassi grossi” – racconta la sua storia “come se il social network fosse esistito nel 1478”. Sono così visualizzabili post, commenti, video e fotografie: “Attraverso i suoi occhi e i commenti video di storici e ricercatori riscopriremo fatti inediti della sua vicenda”.
Un degli obbiettivi del Museo di Leventina è infatti quello “di adattarsi ai mutamenti del contesto che lo circonda ripensando quindi anche il suo ruolo sociale divenendo sempre più un luogo di partecipazione e di scambio. Oggi infatti i musei non possono più limitarsi al solo ‘trasmettere’ saperi a un pubblico ‘passivo’, ma vogliono coinvolgere, emozionare, interagire con il proprio pubblico creando insieme ad esso nuovi contenuti”.