Lanciata la stagione turistica ai castelli di Bellinzona. Oltre al programma dell'offerta espositiva, svelata anche la nuova veste grafica della fortezza
Avanti tutta con la valorizzazione turistica dei castelli di Bellinzona, patrimonio mondiale dell’Unesco. Questa mattina sono state presentate alcune novità nell'ambito del processo che mira a riposizionare i manieri in cima alle attrattive medievali elvetiche, avvicinando soprattutto le famiglie grazie a innovative e tecnologiche attrazioni in grado di rappresentare una realtà secolare in parte ormai andata persa. Il primo cambiamento annunciato oggi è il nuovo logo che d'ora in avanti rappresenterà graficamente la fortezza: oltre alla triade di merli che richiamano i tre castelli, il marchio presenta anche una porzione di mura a rappresentazione della cinta muraria e della murata. L'aggiornamento, ha sottolineato il sindaco Mario Branda, rientra nella visione d'insieme sulla quale si intende puntare: non più i tre castelli distinti come oggi vengono intesi, ma un concetto globale che coinvolga tutto il complesso, puntando su una messa in scena di natura storico-divulgativa.
Alla nuova veste grafica si aggiunge un'altra novità: il messaggio licenziato dal Municipio per il rinnovo di tutto il sistema di illuminazione, inaugurato nel 1990 e ormai vetusto. Il 40% dei 106 attuali proiettori (56 a Castelgrande, 38 a Montebello e 12 a Sasso Corbaro) è infatti fuori uso. L'idea è quindi quella di procedere con una sostituzione, installando un'illuminazione più chiara, suggerita dai parametri di Unesco e dell'Ufficio dei beni culturali al fine di rendere ancora più spettacolare la vista notturna. Consiglio comunale permettendo, i lavori dovrebbero avvenire già a cavallo tra il 2021 e il 2022. L'investimento è di 1,3 milioni, di cui oltre 1,1 milioni finanziati tramite sussidi cantonali.
Dopo l'affluenza record del 2020 (con un particolare aumento di turisti romandi), per Debora Beeler, direttrice marketing e comunicazione dell'Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat), l'obiettivo è quello di riconfermarsi quest'anno concentrandosi nuovamente in particolare sul mercato interno. Elemento vincente per l'ottimo andamento della scorsa stagione è la qualità dell'offerta espositiva proposta nei tre castelli, contraddistinta da una dimensione più tecnologia grazie a vari strumenti digitali (spicca in particolare la realtà aumentata). In futuro si vuole continuare in questo senso: dopo il grande successo legato alla mostra sul genio di Leonardo Da Vinci proposta l'anno scorso, negli spazi espositivi di Sasso Corbaro proseguirà il fil rouge dei grandi protagonisti del Rinascimento italiano. Domani, giovedì 1° aprile, sarà infatti inaugurata la mostra “Raffaello 3D, il Divino - la grande bellezza pittorica del Rinascimento”, che grazie alle proposte interattive intende attirare un vasto pubblico. L'esposizione, intitolata ‘Raffaello il divino 3D' e visitabile fino al 7 novembre, prende spunto dalle celebrazioni del ‘500 dalla morte del celebre pittore e architetto italiano. Progettata e prodotta da Medartec (società di Firenze specializzata in esperienze multimediali e multisensoriali), è pensata in particolare per i giovani ma si adatta a persone di ogni età. Intende stupire il pubblico con effetti sorprendenti (realtà aumentata e ologrammi), La mostra, ha spiegato il presidente di Medartec Roberto Luciani, fornisce un'ampia spiegazione del Rinascimento italiano, collegando Raffaello agli altri giganti rinascimentali come Michelangelo, Bramante e il già citato Leonardo.
Sempre a partire da domani sarà possibile visitare il percorso archeologico al castello di Montebello (maniero che sarà sempre più orientato verso una dimensione didattica e ludica per le famiglie), con una novità rilevante: per guidare i visitatori lungo tutto il percorso è stata implementata l’app SmARTravel, una guida in quattro lingue scaricabile su smartphone (al costo di 2 franchi). Uno strumento che accompagnerà il visitatore passo dopo passo fornendo tutte le informazioni sui vari contenuti, ha spiegato Moira Morinini, collaboratrice del Servizio archeologia dell’Ufficio cantonale dei beni culturali che ha curato la mostra.
Castelgrande continuerà invece ad accogliere i visitatori nella Sala Arsenale con la mostra ‘Storie di fotografia - Il Ticino, i ticinesi e i loro fotografi nella collezione fotografica dell’Archivio di Stato’, (aperta fino al 2 maggio), mentre nella Torre Nera aprirà prossimamente l’Escape Room che ha quel protagonista il Carnevale Rabadan e la sua storia.
Ricordiamo che dopo lo studio di fattibilità affidato dalla Città alla società d'Oltraple Erlebnisplan GmbH, lo scorso 9 marzo il Consiglio comunale ha approvato il credito (1,82 milioni) per la seconda tappa del progetto di valorizzazione, ovvero la fase di progettazione definitiva che partirà a breve. Tre gli ambiti sui quali si concentrerà il mandato: contenuti e messa in scena; aspetti tecnici e logistici; governance, posizionamento e marketing. Il Cantone, proprietario dei manieri, farà la sua parte partecipando in questa fase con 890mila franchi. Al termine dei 18 mesi necessari per la progettazione, seguirà la richiesta di credito per le opere stimata in 14 milioni, con inaugurazione prevista fra tre/quattro anni.