Approvato il credito di 2,5 milioni che oltre alla ristrutturazione di strade e canalizzazioni vuole valorizzare gli elementi storici e culturali del nucleo
Luce verde al credito di due milioni e mezzo di franchi per il risanamento delle infrastrutture del nucleo di Chiggiogna, frazione di Faido. La necessità di intervento, si legge nel messaggio municipale approvato dal Consiglio comunale, è legata allo stato precario del manto stradale, delle canalizzazioni e dell’acquedotto che non rispondono più alle attuali necessità. L’obiettivo è quello di sostituire tutte le infrastrutture che si trovano in cattivo stato e sistemare la zona d’intervento in modo decorso e funzionale al fine di garantire la viabilità e migliorare la vivibilità del comparto originario di Chiggiogna. Il progetto si sviluppa lungo il tracciato originale della prima strada cantonale (oggi chiamata Stradone vecchio) che attraversa il nucleo antico, dalla zona del ristorante “La Conca” fino alla cappella votiva nei pressi dell’ex passaggio a livello. Sullo stradone vecchio si prevede di ridurre il calibro della superficie destinata al traffico a 5,5 metri, tramite la posa di una fascia di cubotti posati ad arco lungo le fasce laterali della strada (cubotti che saranno posati anche nelle due piazze). Il comparto in questione, orientato prevalentemente all’insediamento, sarà marcato da due dossi di moderazione della velocità del traffico. Lungo la strada sono poi previsti altri due rialzamenti situati in corrispondenza della piazza di fronte alla Casa patriziale (dove sono ubicate le due fermate dei bus e l’isola ecologica) e della piazza di accesso alla chiesa di Santa Maria Assunta. Saranno toccate dai lavori anche le due vite laterali che salgono verso Fusnengo, fino al riale Froda. Dedotti i sussidi cantonali e della Confederazione, il costo totale a carico del Comune sarà di 1,72 milioni.
L’intervento previsto dal Municipio va anche nella direzione di mantenere e valorizzare il più possibile gli elementi storici e culturali che nonostante la forte cesura creata dalla linea ferroviaria sono ancora presenti, in buono stato di conservazione. Il nucleo originario di Chiggiogna racchiude infatti elementi risalenti all'età del ferro, all'età romana e all'alto Medioevo barbarico. Vengono citati l'antica torre (costruzione ipotizzata nel 1'400) che sorgeva a ridosso della chiesa di Santa Maria Assunta, prima che venisse separata dalla linea ferroviaria del Gottardo nel 1882; la 'Casa dei Pagani', presunta fortezza risalente al XII o XII secolo; il toponimo di Taverna; un'antica cappella e alcune ville ottocentesche con giardini e muri di cinta protetti a livello pianificatorio.
Il Consiglio comunale di Faido ha pure concesso 764mila franchi per l'attuazione di un Piano generale di smaltimento delle acque in zona Chinchengo, 1,5 milioni sotto forma di fideiussione a favore della Cooperativa elettrica di Faido e 112mila franchi per l'ammodernamento del sistema di automazione delle sottocentrali di riscaldamento degli edifici comunali allacciati alla rete di teleriscaldamento.