Bellinzonese

Neofite invasive, cosa si fa nei quartieri di Bellinzona?

Secondo il consigliere comunale Henrik Bang (Unità di sinistra), malgrado le rassicurazioni del Municipio e i crediti approvati le invasioni continuano

‘Biodiversità a rischio’ (Ti-Press)
14 marzo 2021
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A quale stadio è il progetto per la gestione delle neofite invasive negli altri quartieri di Bellinzona? Se lo chiede Henrik Bang (Unità di sinistra) in un interrogazione rivolta al Municipio, sottolineando che “l’efficacia nella gestione alle specie invasive è data se viene pianificata su larga scala a livello territoriale”. Questi vegetali si propagano infatti “rapidamente”, compromettendo “l'equilibrio del nuovo ambiente” e “minacciando la biodiversità”. Inoltre, possono mettere “a rischio la salute delle persone (allergie ai pollini, ecc.), di specie animali, arrecando danni a manufatti e generando ripercussioni economiche”. 

Nel testo Bang ricorda che nel 2019 il Consiglio comunale ha concesso, su richiesta dell'esecutivo cittadino, un credito di 795’000 franchi “per la realizzazione del piano di gestione per la lotta alle neofite invasive nelle aree urbane e periurbane del quartiere di Bellinzona per gli anni 2019-2023”. Nel messaggio era che stato indicato che “analoghi piani di azione verranno allestiti per gli altri quartieri”. Inoltre, “nel recente Programma d’azione comunale (Pac) il Municipio ribadisce più volte l’importanza del verde urbano, della biodiversità e della lotta alle neofite”. A ciò va poi aggiunto che anche a livello cantonale sono stati recentemente approvai due importanti crediti in ambito ambientale: il primo da 6,9 milioni di franchi è “per l’attuazione del piano d’azione della Strategia Biodiversità Svizzera nel settore della protezione della natura per il periodo 2020-2023”. Ciononostante “la biodiversità in Svizzera e in Ticino è in continuo declino”, sostiene il consigliere comunale dell'Unità di sinistra. Il secondo credito di 4 milioni concesso dal parlamento cantonale riguarda “la lotta agli organismi alloctoni invasivi”. Infatti, “in Ticino la situazione delle specie alloctone invasive è a uno stadio più avanzato rispetto a buona parte della Svizzera”.

Dopo queste premesse, Bang chiede quindi al Municipio di Bellinzona se “è già disponibile il piano di gestione delle neofite invasive negli altri quartieri” e, in caso di risposta negativa, perché “lo stesso non è partito nel 2020 malgrado la risposta del Municipio positiva” a una sua interrogazione presentata nel dicembre del 2019. In quest'ultima l'esecutivo cittadino aveva infatti “manifestato l’intenzione di dare continuità al piano di gestione delle neofite invasive nei quartieri e di volerlo avviare nel 2020, per avere un’elaborazione nel 2021, e poter entrare in fase di esecuzione nel 2022”. Sempre nella stessa interrogazione del 2019 il Municipio aveva anche “confermato che l’intero processo è condotto in collaborazione e in accordo con le preposte autorità cantonali anche per le questioni legate all’ottenimento dei sussidi finanziari”. Il consigliere comunale chiede dunque se “sono stati presi i contatti con i preposti Uffici del Cantone per la questione dei sussidi federali e cantonali” e se “vi è una garanzia di poter attingere ai sussidi cantonale e federali anche in futuro”. Bang domanda poi perché le linee strategiche definite nel Pac “non sfociano in progetti concreti”. E infine se “è stato avviato uno studio specifico che elabori un documento di analisi e pianificazione per identificare interventi concreti per la promozione della biodiversità in ambito urbano”. Infatti, rileva Bang, “questi progetti beneficiano di importanti contributi cantonali e federali già pianificati e votati a cui attingere facendosi promotori di progetti in ambito ambientale, i quali si trasformano in leve economiche, necessarie in questo periodo di crisi finanziaria dove è necessario investire per far ripartire l’economia”. Il Municipio non considera dunque “di perdere occasioni preziose, oltre chiaramente all’indiscusso effetto ambientale positivo che questi progetti generano?”.