Conclusi gli interventi di rinaturazione del Fiume Ticino effettuati in zona Torretta a Bellinzona. A settembre in arrivo una passerella ciclopedonale
«Bellinzona finalmente guarda il suo fiume e non gli volta le spalle». Sono parole cariche di significato e anche di emozione quelle pronunciate oggi da Edgardo Malè, presidente Consorzio correzione Fiume Ticino, nell’ambito della presentazione dei lavori del comparto Torretta iniziati un anno fa e ora conclusi. Questi interventi di rinaturazione del fiume Ticino rappresentano la prima tappa del Parco fluviale Saleggi-Boschetti, costata circa 1,8 milioni di franchi. Una prima parte di lavori, avvenuti tra il ponte della Torretta situato al termine di Viale Franscini e il Centro sportivo cittadino, che ha comportato tre allargamenti distinti dell’alveo del fiume. Con la rimozione e la ricollocazione dell’argine sommergibile sono state create delle anse che favoriscono la biodiversità di flora e fauna. Ma queste insenature facilitano anche l’accesso al corso d’acqua. Grazie alla realizzazione di una rampa, i cittadini possono infatti fruire di queste baie fin da subito. «Il Fiume Ticino è un elemento identitario della nostra Città – ha evidenziato il sindaco di Bellinzona Mario Branda –. Per molto tempo è stato vissuto come componente ostile, poi a fine Ottocento è stato addomesticato, divenendo però un punto di divisione. Ora il fiume diventa il centro della vita cittadina, avvicina le persone e collega paesaggisticamente i tredici Comuni che sono confluiti nella Città».
Laurent Filippini, capo Ufficio corsi d’acqua, ha fornito qualche cifra relativa agli interventi di rinaturazione effettuati nel comparto Torretta che sono durati 110 giorni. Sono stati spostati 30mila metri cubi di materiale, sono state posate 10mila tonnellate di blocchi di granito per garantire la sicurezza e sono state messe a dimora 80 nuove piante. Per quanto riguarda il finanziamento dei lavori fluviali, 250mila franchi sono stati stanziati dalla Città, 50mila sono a carico del Consorzio correzione Fiume Ticino, mentre il resto viene coperto da sussidi cantonali e federali. Un progetto importante «di cui il Cantone va particolarmente fiero», ha evidenziato il Consigliere di Stato Claudio Zali, direttore Dipartimento del territorio. E che rappresenta un «antipasto» di ciò che verrà. Il cantiere infatti si inserisce in un più ampio progetto di rinaturazione e messa in sicurezza del corso d’acqua che costerà circa 80 milioni di franchi. La prima tappa, ha sottolineato Simone Gianini, municipale, capo Dicastero Territorio e mobilità di Bellinzona, ha permesso di mostrare alla popolazione – che già da ora si è riavvicinata al suo fiume – ciò che sarà il progetto globale di rinaturazione del corso d’acqua.
Proprio in corrispondenza con l’ex ponte della Torretta, il comparto verrà inoltre presto dotato di una nuova passerella ciclopedonale che permetterà di raggiungere Carasso in sicurezza a piedi o in bicicletta. Si prevede che la realizzazione abbia inizio nel mese di settembre.
Le prossime tappe prenderanno il via entro la fine del 2021, innanzitutto con la procedura di pubblicazione dei piani riferiti al grande comparto Boschetti (Sementina-Gudo). Una tappa da 40 milioni di franchi circa, i cui lavori dovrebbero iniziare alla fine del 2022. Nel comparto Boschetti l’intervento prevede l’allargamento del letto del fiume per contrastare il costante abbassamento dell’alveo e ridurre notevolmente i rischi di esondazione legati alle piene. Sempre nell’ottica della sicurezza, è inoltre prevista una nuova pozza che fungerà anche da riserva in caso di incendi boschivi.
Seguirà la tappa in zona Saleggi, altro cantiere da 40 milioni circa, la cui pubblicazione dei piani è prevista a fine 2023 e l’inizio dei lavori è stimato a fine 2024. L'auspicio della Città è che questa opera di rinaturazione del corso d’acqua possa in seguito essere estesa anche a Nord di Bellinzona.