Bellinzonese

Servizio regionale di educatori di strada, possibili valutazioni

Il Municipio di Bellinzona, rispondendo a un'interpellanza di Scossa Baggi (Ppd) ritiene possibile approfondire la possibilità

Un aiuto per le persone in difficoltà
(Ti-Press)
10 marzo 2021
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Un servizio regionale unico di educatori di strada per Bellinzona e altri Comuni del distretto. Rispondendo all’interpellanza del consigliere comunale di Bellinzona Emilio Scossa-Baggi (Ppd) e cofirmatari, il Municipio ha fatto sapere di ritenere possibile approfondire questa possibilità. Un servizio che potrebbe dunque coinvolgere inizialmente Arbedo-Castione, Lumino, Sant’Antonino e Cadenazzo. I consigli comunali di Arbedo-Castione e Lumino, ricordiamo, lo scorso dicembre hanno approvato l'istituzione della figura dell'operatore intercomunale.

A breve il Comune di Bellinzona invece disporrà della figura dell’operatore di prossimità che potrà accogliere spontaneamente il bisogno di cittadine e cittadini bellinzonesi, siano essi giovani, adulti o anziani e porsi al loro ascolto. Il bando di concorso è stato pubblicato recentemente per l’assunzione di 1-2 educatori di strada con grado occupazionale complessivo del 100%. Una dotazione ritenuta comunque minima, ma che con il tempo potrà essere potenziata per coprire sufficientemente il territorio cittadino. L’assunzione è da ricondurre a un atto parlamentare e intende rispondere principalmente ai bisogni della popolazione giovanile. Tuttavia il Municipio ha optato per una figura di operatore di prossimità più ad ampio raggio, non indirizzato unicamente alla popolazione giovanile.

L'esecutivo ha precisato che il lavoro del nuovo servizio regionale, se approvato, "dovrà aggiungersi al personale che si sta per assumere e non potrà essere integrata nei loro compiti, per evitare di ridurre ancora di più l’intervento – già forzatamente limitato - sul territorio”. Il Municipio procederà quindi ad interpellare i Comuni interessati (coinvolgendo il comprensorio di riferimento dell’Autorità di protezione per praticità) per sondare il loro interesse. A dipendenza delle risposte dei Comuni interessati e dell’impostazione del servizio concordata il Municipio specifica che si potrà procedere pubblicando un concorso unico prevedendo compiti e suddivisione di tempo per Comune, rispettivamente costi (ad esempio operatore che serve 5 Comuni, si considera un giorno di lavoro settimanale per Comune. Il costo verrebbe ripartito in misura del 20% ognuno). Come anche procedere all’allestimento di una convenzione apposita che preveda compiti, dotazione di personale, organigramma, ripartizione dei costi, ecc. e sottoporre la stessa al consiglio comunale per approvazione.