La Peter Hans Hofschneider Professorship è stata attribuita alla dottoressa Arianna Calcinotto per le sue ricerche volte a contrastare il cancro alla prostata
È stata attribuita alla dottoressa Arianna Calcinotto dell’Istituto oncologico di ricerca (Ior) la ‘Peter Hans Hofschneider Professorship 2020/2021’. Si tratta solo della terza volta che la fondazione zurighese ‘Stiftung Experimentelle Biomedizin’ conferisce questo prestigioso riconoscimento in Svizzera. Calcinotto è a capo del Gruppo di ricerca dello Ior specializzato nel campo dell’immuno-oncologia (Cancer Immunotherapy) dal 2019 e “si è contraddistinta a livello nazionale e internazionale per il suo lavoro e relative pubblicazioni di rilievo (fra cui ‘Nature’) su una metodologia innovativa capace di contrastare l’evolversi del cancro alla prostata”, si legge in una nota.
Il concorso è rivolto a giovani ricercatori che lavorano in Germania, Austria e Svizzera attivi nel campo della medicina molecolare. Il riconoscimento viene assegnato dal 2008 ogni due anni, in tutti i campi della medicina, e garantisce per tre anni il pagamento di un salario a livello professorale al candidato vincitore, una posizione per uno studente di dottorato e 50’000 franchi di risorse materiali.
“Recentemente l’immunoterapia ha ottenuto degli ottimi risultati clinici in diversi tipi di tumore. Mentre però la maggior parte delle immunoterapie attualmente sono mirate a riattivare il sistema immunitario bloccato dal tumore, i nostri studi pongono l’attenzione su un modo diverso di concepire l’immunoterapia, ovvero bloccando fattori prodotti dalle cellule del sistema immunitario che fungono da nutrimento per il tumore”, afferma la dottoressa citata in un comunicato. “Abbiamo recentemente scoperto – prosegue – che un tipo di cellule del sistema immunitario, le cellule mieloidi, conferiscono una spiccata resistenza alla terapia in pazienti malati di tumore alla prostata. Attualmente abbiamo avviato un promettente studio clinico nei pazienti affetti da questo tumore. Meccanismi molto simili sembrano essere condivisi anche da altri tipi tumorali, come il carcinoma mammario”. Il compenso del riconoscimento “ci consentirà di studiare il ruolo di queste cellule immunitarie nel contribuire alla risposta alla terapia e alla ricaduta in pazienti affette da carcinoma mammario con lo scopo di identificare nuove possibilità terapeutiche”, conclude Arianna Calcinotto.
Per Franco Cavalli, presidente della Fondazione per lo Ior, “si tratta di un notevole riconoscimento non solo dell’importanza delle ricerche condotte dalla dottoressa Calcinotto nel campo del tumore al seno, ma anche della qualità di tutto il programma di ricerche dello Ior”. Cavalli, anch'egli citato nella nota, è quindi molto contento del fatto che la ‘Stiftung Experimentelle Biomedizin’ “abbia scelto, tra i numerosi candidati, la nostra più giovane Group leader”. Di conseguenza “è nostra intenzione aprire il concorso per l’assunzione di almeno altri due Group leaders, appena avremo condizioni logistiche migliori entrando nel prossimo autunno nel nuovo edificio di ricerca di Via Chiesa”.