In corsa in vista del 18 aprile vi sono ‘Piora 21’ e ‘Nuova Piora’, anche se solitamente le elezioni patriziali si tengono in forma tacita
Il prossimo 18 aprile, in parallelo alle elezioni comunali, in teoria dovrebbero tenersi anche quelle patriziali. Diciamo ‘in teoria’ perché in pratica, il rinnovo delle cariche in questi enti avviene quasi sempre in forma tacita. Quest'anno tuttavia, per la prima volta a memoria d'uomo, i boggesi di Piora dovranno però scegliere i membri della loro Amministrazione fra due liste di candidati (ricordiamo che per le elezioni patriziali è previsto il sistema di voto maggioritario, per cui la lista che ottiene la maggioranza, potrebbe vedere eletti tutti i suoi candidati). Senza voler interferire, ci sembra che la novità sia da salutare positivamente. Mentre in altri enti patriziali si fatica perfino a trovare un numero sufficiente di persone che si mettono a disposizione, in Piora vi è addirittura sovrabbondanza di interessati.
Delle due liste, una fa capo agli uscenti ed è denominata ‘Piora 21’ (primo proponente è l'attuale sindaco di Quinto Valerio Jelmini). L'altra è invece denominata ‘Nuova Piora’, e come suggerisce l'intestazione, postula un rinnovamento completo dell'Ufficio (primo proponente è Adriano Dolfini, già segretario della Corporazione e ‘memoria storica’ della stessa; tra i firmatari, anche Augusto Giannini, già presidente anni fa).
Per la presidenza, la lista degli ‘uscenti’ ripropone Enrico Giannini di Lurengo, attualmente in carica, mentre i ‘nuovi’ portano Stefano Giannini di San Martino. Quali membri, i sostenitori degli ‘uscenti’ ripropongono Giancarlo Croce, Davide Fry, Nicola Giosuè e Giorgio Guscetti. La lista dei ‘nuovi’ comprende invece Romano Bronner, Fabia Giannini, Alfredo Guscetti ed Eric Jelmini. ‘Lotta’ pure per i due posti di supplente, ciò per cui sono in gara, da una parte Marino Giosuè e Pietro Jelmini; dall'altra Pietro Delfoc e Livio Ghidotti.
Naturalmente presumiamo che ambo le parti abbiano solidi argomenti per far valere le rispettive proposte. Non possiamo tuttavia riferirne, poiché la ‘campagna elettorale’ vera e propria deve ancora cominciare.