Bellinzonese

Il Bedretto Lab conferma il suo potenziale

Un test condotto a fine 2020 nel laboratorio sotterraneo getta le basi per un primo progetto pilota di geotermia profonda nel Canton Giura

21 gennaio 2021
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Conferma tutto il suo potenziale il Bedretto Lab, il laboratorio sotterraneo realizzato a Ronco Bedretto nel cunicolo di servizio lungo 5,2 chilometri che negli anni Settanta servì per la costruzione del tunnel ferroviario del Furka che ancora oggi collega Uri e Vallese. Una galleria dismessa dove da un paio di anni il Politecnico di Zurigo, attraverso esprimenti in scala, studia l'energia geotermica, finalizzata alla produzione di elettricità attraverso l’estrazione del calore dalla crosta terrestre tramite il pompaggio dell’acqua all’interno delle faglie generate nel sottosuolo. Nel moderno laboratorio dell'Alto Ticino l'obiettivo è utilizzare la geotermia in maniera sicura, efficiente e a lungo termine. 

A fine 2020, il Bedretto Lab ha ospitato una prova tecnica effettuata da Geo-Energie Suisse Sa (Ges), che ha testato con esito positivo strumenti e metodi necessari per dare slancio al primo progetto pilota in Svizzera di geotermia profonda, previsto a Haute-Sorne, nel Canton Giura. «Ci auguriamo che la svolta nel laboratorio di Bedretto – rileva il Ceo di Ges, Peter Meier – rafforzi la fiducia del governo del Giura e delle autorità competenti nella sicurezza del progetto pilota. Siamo riusciti ad aumentare la permeabilità di un fattore da 10 a 100 nel granito compatto del massiccio del Gottardo con l'aiuto di stimolazioni mirate, e a misurare e controllare la microsismicità necessaria per lo sviluppo delle fessure. Sono convinto – conclude Meier – che questa svolta sia una tappa fondamentale sulla strada per la prima centrale geotermica profonda in Svizzera». 

 

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