Il partito ecologista è preoccupato per la limitazione dei servizi ai cittadini decisa dal Municipio di Bellinzona a Gudo e Preonzo
I Verdi di Bellinzona chiedono al Municipio di “ritornare sui propri passi e ampliare nuovamente le fasce di apertura degli sportelli di quartiere” di Gudo e Preonzo. “Ne va della coesione della nostra città e degli importanti rapporti con la periferia”, si legge in un comunicato odierno. Recentemente l'esecutivo cittadino aveva infatti deciso di limitare l'accesso agli sportelli dei due quartieri in questione al mercoledì mattina dalle 9.30 alle 12. E questo principalmente per la mancanza di persone che usufruiscono di questo servizio.
Una decisione che tuttavia preoccupa il partito ecologista: “In questo modo, si vengono meno alle promesse fatte in sede di aggregazione comunale, dove si sottolineava che i servizi a favore della cittadinanza sarebbero stati come minimo mantenuti se non addirittura rafforzati”. Inoltre, “gli abitanti si vedono così costretti a rinunciare ai servizi di prossimità che in questa particolare epoca pandemica risultano particolarmente importanti”. E ciò “porterà inevitabilmente ad una riduzione della domanda con i conseguenti futuri nuovi tagli”, sottolineano i Verdi nella nota. A ciò va poi aggiunto che “si faticano ad intravvedere le differenze tra le strategie messe in atto ad esempio dalla Posta e quella del Municipio. Una logica volta ad allocare le risorse verso il centro a scapito della popolazione tutta”.
Anche la crescente digitalizzazione dei servizi offerti agli sportelli sarebbe uno dei motivi che ha portato il Municipio a ridurre gli orari degli sportelli. Una digitalizzazione che, secondo i Verdi, non deve però portare a una limitazione del “contatto tra esseri umani”. Con la tecnologia bisognerebbe invece “favorire una dislocazione dei servizi tale da permettere alle realtà più discoste di mantenere importanti servizi di prossimità”. Insomma, il partito ecologista chiede all'esecutivo cittadino di fare un passo indietro sugli orari di apertura degli sportelli a Gudo e Preonzo. E questo “senza demandare la questione dei rapporti con i cittadini” alle associazioni o alle commissioni di quartiere.