Accolte le richieste della Gestione di anticipare al 2021 l'assunzione dell'operatore di strada e di riattivare le scuole montane nell'anno 2021/22
Il giorno più corto dell’anno ha riservato al Consiglio comunale di Bellinzona l’inizio di seduta più lungo della sua recente storia. Dai banchi della destra Tuto Rossi ha subito invitato il presidente Luca Madonna (Lega) a rispedire tutti a casa ritenendo che il Municipio abbia forzato la mano del vicepresidente Vincenzo Mozzini (Plr) facendogli inserire nell’ordine del giorno i due messaggi sui sorpassi per Stadio cittadino (1,6 milioni) e Policentro della Morobbia (1,2), ordine che Madonna invece si era rifiutato dieci giorni fa di firmare. Messaggi che Lega e Udc vorrebbero discutere più in là nel tempo, con più dati a disposizione e una volta noto l’esito dell’inchiesta disciplinare sul capo Settore opere pubbliche sospeso dallo scorso aprile; e anche perché l’eventuale referendum ricadrebbe così in piena campagna elettorale, ciò che giocherebbe a favore della destra.
Rossi ha informato il plenum di aver inoltrato oggi al Consiglio di Stato un ricorso contro la convocazione del Legislativo, ricorso tuttavia ritenuto irricevibile dal governo. Dal canto suo il sindaco rispondendo subito all’interpellanza di Paolo Locatelli (Ppd), che chiedeva lumi sull’agire dell’Esecutivo nella stesura dell’ordine del giorno, ha specificato che in base alla Legge organica comunale la competenza di redigere l’ordine del giorno spetta al Municipio e non al presidente del Cc: «Non vi è perciò stata nessuna invasione di campo». Dal canto suo il presidente ha comunque messo ai voti la proposte di Rossi (annullamento seduta e in via subordinata rinvio dei due messaggi), tuttavia respinte a larghissima maggioranza. Ergo, a meno di ulteriori sorprese i due messaggi saranno discussi nella seduta di martedì 22.
Piatto forte della serata il bilancio preventivo 2021 (votato a grande maggioranza con 49 sì, 2 no e 5 astenuti) che dopo tre anni di cifre positive mostra per la prima volta un disavanzo di 8 milioni (invariato al 93% il moltiplicatore d’imposta) e l’avvio di una revisione completa della spesa pubblica (spending review) il cui risultato è atteso entro fine legislatura o in vista del preventivo 2022. Accolta poi con 51 voti contro uno la proposta della Gestione di anticipare al 2021 (anziché gennaio 2022) l'assunzione dell'atteso operatore di strada. Accolta anche la richiesta, sempre della Gestione, di riattivare subito l'organizzazione di scuole montane bianche e verdi a partire dall'anno scolastico 2021/22.
A dare il via alle danze la presidente della Gestione e capogruppo Lega/Udc Lelia Guscio: «Fra i motivi di questo rosso vi sono anche la gestione allegra dei tre progetti oggetto di crediti suppletori, nonché la crisi pandemica. Chiediamo a gran voce che il Municipio faccia un lavoro certosino in tutti i dicasteri» con l’obiettivo di individuare possibilità di miglioramento e margini di risparmio. I progetti strategici sul tavolo «richiedono una solida base finanziaria. Ma le spese sono aumentate del 4% e bisognerà razionalizzare il personale che rappresenta il 55-60% della spesa complessiva. Considerando tutto ciò, nonché i nuovi riversamenti di oneri cantonali per trasporto pubblico, anziani e socialità, nonché il calo del contributo di livellamento (-1,2 milioni) e delle sopravvenienze d’imposta (-1,2), serve un esame accurato che mostri i settori comunali sovra o sottodimensionati».
Fabio Käppeli (capogruppo Plr) ha invitato a guardare al di là delle cifre nude e crude, con un presente e un futuro (progetti strategici) che richiedono fiducia e ottimismo, considerando i miglioramenti dei servizi nel frattempo intervenuti: «Basti pensare al trasporto pubblico, notevolmente potenziato negli ultimi 10 anni. O alle sfide che richiedono il nuovo Quartiere Officine. Certo, saranno necessari correttivi e sacrifici». Per Lisa Boscolo (Sinistra) il Municipio è stato capace di tracciare la via giusta preparando il terreno dei progetti strategici della nuova Bellinzona, «ma è stato disattento nel gestire i dettagli. Bisogna diminuire le disfunzioni nell’amministrazione comunale e rivedere la politica del personale, migliorando la formazione continua. E se i costi aumentano (scuole e trasporto pubblico) è perché si fanno scelte politiche volte a migliorare la qualità. Sarebbe sbagliato ora rivederle. E sarebbe troppo presto procedere ora con dei tagli: invito quindi a valutare bene le entrate, ma senza incidere troppo sui costi».
Approfondire i bisogni della popolazione
Ivan Ambrosini (Ppd) non ha dubbi: «La coda delle conseguenze del Covid sarà molto lunga. Il nuovo Piano finanziario ora presentatoci dal Municipio, indica un dimezzamento in quattro anni del capitale proprio con una chiara riduzione della capacità d'investimento. Bisogna agire subito. Ci saremmo tuttavia aspettati già qualche segnale nel preventivo 2021. Bisognerà presto rivalutare le priorità e approfondire i bisogni della popolazione». No tuttavia a tagli lineari e un aumento della pressione fiscale.
Luigi Calanca ha motivato il voto contrario della formazione Liberi mostrandosi severo col Municipio, «incapace di contenere l’aumento della spesa. E che dire della Gestione, che ci ha sottoposto un rapporto ben fatto ma acritico, per non calpestare i piedi all’Esecutivo. Preoccupano l’aumento dell’organico, alla faccia delle promesse fatte prima dell’aggregazione, nonché il potenziamento del trasporto pubblico (fino a dove potremo spingerci?). Per contro, non si è potenziato dove realmente necessario, ossia la Polizia comunale». Per il collega di lista Giulio Deraita l’aumento del moltiplicatore è dietro l’angolo: «È un preventivo scarno, privo di misure di contenimento della spesa che ogni azienda sta invece pianificando. Eh sì che i segnali erano chiari già l’anno scorso: solo grazie a una diversa contabilizzazione degli ammortamenti si era avuto un avanzo di 1,4 milioni, anziché una perdita di 4,6».
A nome dei Verdi Ronnie David ha espresso disaccordo sulle scelte politiche orientate a una crescita economica illimitata: «Meglio sarebbe puntare su modelli più qualitativi. E gli investimenti… strategici, ma per chi? Per gli impresari costruttori che stanno cementificando la regione, e gli immobiliaristi che ne trarranno vantaggio? Ci opporremo a chiamare alla cassa i dipendenti pubblici e gli scolari». Pure criticata la credibilità del Municipio: «Più situazioni l’hanno minata». Parlando di bilancio minimalista, a nome dell’Mps Monica Soldini ha motivato l'astensione affermando che poco si è fatto dopo l’aggregazione: «Ci si riempie la bocca con i progetti strategici, ma manca un’attenzione alla crescita sociale e culturale della città. Nulla si sa dei doposcuola e degli asili nido. Scarse riflessioni poi nel Preventivo sulle case anziani, colpite duramente dalla pandemia».
La pandemia – ha attaccato il sindaco rispondendo ai vari interventi – inciderà sulla progettualità non solo di Bellinzona ma anche del Cantone e della Confederazione. Quanto ai sorpassi di spesa, «non hanno un’incidenza finanziaria milionaria sui bilanci 2021, ma certo un’incidenza politica». Vi sono poi i progetti strategici: «Non sono tutti nostri, ma si portano avanti a più livelli insieme a Cantone e Confederazione. E comunque sono di fondamentale importanza per imprimere la svolta immaginata alla città aggregata». E a proposito di Cantone, dei costi riversati sulla Città, «abbiamo fatto scelte chiare prevedendo, ad esempio, trasporti pubblici capillari e il collegamento di quartieri periferici. E questo costa, come tutto quanto è stato migliorato». Quindi i tagli: «Non prevediamo tagli nella scuola, settore nel quale abbiamo semmai aumentato la spesa annua di 1,5 milioni. Inoltre le mense sono passate da 150 a 330 posti, gli apprendisti da 15 a 80. In linea generale ovviamente non si può avere tutto. E prima o poi bisognerà valutare dove proporre dei contenimenti».