Bellinzonese

A Bellinzona l'opposizione punta a un seggio in Municipio

Chiapuzzi, Giorla, Noi, Petralli, Pronzini, Robertini e Soldini: questi i nomi della lista congiunta di Verdi, Mps, Forum Alternativo e Partito operaio popolare

La squadra per il Municipio (Ti-Press/Bianchi)
21 dicembre 2020
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Verdi, Movimento per il socialismo (Mps), Forum Alternativo (Fa) e Partito operaio popolare (Pop) scoprono le carte in vista delle elezioni comunali del prossimo 18 aprile. Elisa Chiapuzzi di Gnosca (I Verdi), Lorenza Giorla di Giubiasco (Fa), Marco Noi di Bellinzona (I Verdi), Giulia Petralli di Camorino (I Verdi), Matteo Pronzini di Bellinzona (Mps), Alessandro Robertini di Sementina (FA) e Monica Soldini di Camorino (Mps) sono i nomi che compongono la lista unitaria che punta ad ottenere un seggio all'interno del Municipio di Bellinzona.

'Unica vera alternativa a una politica municipale incapace di gestire la cosa pubblica'

Una squadra d'opposizione, è stato sottolineato questa mattina in occasione della presentazione dei candidati, che intende creare «l'unica alternativa» a una politica municipale giudicata «incapace di gestire la cosa pubblica in maniera ponderata e sostenibile». Chiaro il messaggio lanciato dai candidati: entrare nell'Esecutivo per «dare un taglio più realista alla politica comunale, che metta in relazione ciò che si può fare con le risorse a disposizione», ha esordito l'attuale consigliere comunale per i Verdi, nonché granconsigliere Marco Noi, auspicando una visione politica maggiormente orientata agli aspetti sociali ed ecologici. «In questi quattro anni – ha proseguito Noi – sono state fatte tante promesse, con alla base idee anche buone nel suo insieme. Il Municipio ha però peccato nella loro realizzazione. E le forze qui riunite (si tratta della prima volta che Verdi, Mps, Fa e Pop si uniscono in una sola lista a Bellinzona, ndr) sono quelle che dentro e fuori i gremi istituzionali hanno denunciato questa mancanza di realizzazione di propositi». Dai “grandi proclami della campagna aggregativa – recita la nota ufficiale della coalizione – dove si lasciava intendere che tutto era possibile e tutto sarebbe andato bene (maggiore potenziale d'investimento, maggiore potere contrattuale) si è piombati alla dura realtà”. Una realtà in cui, secondo i partiti rappresentati nella lista congiunta (il Pop avrà degli esponenti solo nella corsa al Consiglio comunale), a farne le spese sono popolazione e dipendenti comunali, “che si trovano ora a pagare il prezzo dell'imperizia municipale attraverso costi supplementari, peggioramenti nelle condizioni lavorative e pensionistiche, disservizi, erosione della resa dei piccoli immobili da reddito, deturpamento della qualità del territorio e degli ecosistemi sovraccaricati eccessivamente, progetti già vecchi comuni lasciati ora nei cassetti”. Per partiti e movimenti all'opposizione, dunque, “non certo il ritratto del tanto auspicato miglioramento della qualità di vita”. Altre bordate sul conto dell'Esecutivo sono fioccate in merito alla sua capacità d'autocritica: “non mostra di saper riconoscere i proprio errori e le proprie inadeguatezze, occultando intenzionalmente le proprie responsabilità di gremio collegiale e scaricandole a valle sulle singole persone o sull'amministrazione comunale”. 

Ambiente, socialità ed economia

Uno per uno, i candidati hanno esposto i punti cruciali della visione dell'unione tra Verdi, Mps, Fa e Pop. Che, riassumendo, si traducono in una maggiore attenzione verso singoli quartieri (ognuno deve avere pari opportunità per rispondere ai propri bisogni); mobilità dolce (ridurre il traffico motorizzato a beneficio di piste ciclabili e zone pedonali); trasporto pubblico (da rendere gratuito), cultura (diffusa e che possa alimentare profondità di pensiero e progettualità sostenibili); formazione (ridurre il numero di allievi per classe); pianificazione edilizia (criticato il progetto relativo al futuro comparto delle Officine giudicato non lungimirante e non attento ai bisogni dei cittadini); settore primario; parità di genere e giovani. Tre in sostanza i grandi temi sui quali si intende concentrarsi. A cominciare da ambiente, territorio e clima. “La pianificazione non può essere subordinata ad una cieca crescita demografica per avere più indotto fiscale o per saziare appetiti speculatori, ma deve essere orientata alla valorizzazione e risanamento del tessuto urbanistico preesistente e a quei necessari adattamenti affinché vi sia un sano dialogo tra i vari quartieri, una sana relazione con l’ambiente e gli ecosistemi che ci garantiscono la sopravvivenza (biodiversità, agricoltura, adattamenti ai cambiamenti climatici) e una mobilità sostenibile”. Altro grande tema riguarda socialità, cultura e formazione: “Anziani, donne, giovani e bambini devono ritornare al centro delle nostre attenzioni e non semplicemente collocati laddove non disturbano. Sosteniamo una politica dell’alloggio intergenerazionale su tutto il territorio comunale e una politica di cura e accoglienza che parta dalla necessità di soddisfare i bisogni presenti sul territorio”. Secondo Verdi, Mps, Fa e Pop, questo può avvenire “solo mettendo a disposizione strutture e risorse finanziare e coinvolgendo personale e utenti nel decidere democraticamente gli obiettivi lavorativi e formativi da raggiungere. Combattiamo le discriminazioni di genere, di cultura e di etnia, coltivando uno spirito di solidarietà e non di sfruttamento economico”. Da ultimo, la lista auspica una politica economica che metta “al centro la necessità di difendere gli interessi di coloro che vivono del proprio lavoro. In prima fila i salariati del settore pubblico e di quello privato, che rappresentano la stragrande maggioranza della popolazione; ma anche quei piccoli artigiani, commercianti, indipendenti che partecipano in prima persona alle attività delle loro imprese”. 

'L'entrata in Municipio non avrebbe conseguenze sulla politica d'opposizione'

Chiari gli obiettivi della volata verso il 18 aprile 2021: puntare a un seggio in Municipio e aumentare il numero di rappresentanti in Consiglio comunale (attualmente ci sono due Verdi e due membri dell'Mps). «Vogliamo fare ciò che tanti cittadini si aspettavano nelle ultime due legislature – ha affermato Alessandro Robertini –. Con l'elezione di un sindaco socialista, gli obiettivi realizzabili sembravano molti. Ma la politica municipale è invece rimasta esattamente sulle stesse posizioni, se non addirittura orientata un po' più a destra. Vogliamo dunque creare una sinistra che si possa effettivamente porre a sinistra». Quanto all'eventuale elezioni di un candidato in Municipio, Matteo Pronzini è convinto che non per forza si perderebbe l'impronta d'opposizione. «Se dovessimo ottenere un seggio, continueremo a portare avanti in maniera coerente le nostre idee». «In effetti la collegialità tende a nascondere le singole opinioni – ha dal canto suo sottolineato Marco Noi –. Il nostro obiettivo sarebbe però quello di non perdere il senso d'opposizione e fare emergere aspetti sui quali non tutti sono d'accordo».