Terzo binario a Bellinzona, le Ffs hanno modificato il progetto per quanto riguarda anche vibrazioni e rumore: da domani consultabile a Sementina
Inquinamento elettromagnetico, rumore e vibrazioni. Sono le tre questioni che pesano maggiormente sulla prevista realizzazione del terzo binario fra la stazione di Bellinzona e il ponte Isolabella, oltre il quale il terzo binario è già realtà da alcuni anni fino alla stazione di Giubiasco. Aspetti che nella primavera 2019 avevano innescato la reazione del vicinato da cui sono partite 27 opposizioni (tutt'oggi pendenti davanti all'Ufficio federale dei trasporti) contro il progetto delle Ffs. Le quali nel frattempo, recependo positivamente quelle preoccupazioni, hanno apportato una serie di modifiche migliorative da domani esposte in pubblicazione per la durata di un mese secondo gli orari normali di ufficio al Comune di Bellinzona presso il Dicastero territorio e mobilità di Sementina (via al Ticino 6).
In particolare, ricordiamo, il superamento del limite massimo ammesso di un microtesla in un lato della palestra delle Scuole Sud aveva indotto il Municipio cittadino e altri confinanti a inoltrare opposizione all’Uft. Nel frattempo, sottolineano le Ferrovie in un comunicato, “nuovi accorgimenti tecnici e ulteriori possibilità costruttive hanno permesso di ridurre l’intensità del campo magnetico su tutto il perimetro, portandola sotto il limite imposto dalla legge” sulle radiazioni non ionizzanti. E meglio “al minimo tecnicamente possibile”. Nel dettaglio: è stata ottimizzata la configurazione dei conduttori della linea di contatto tramite l'aumento del numero di funi, la modifica delle ubicazioni e nuove schermature. Quanto a rumore e vibrazioni, sono state approfondite le analisi effettuate a suo tempo e così adeguate e ottimizzate di conseguenza le misure di protezione. Idem per gli aspetti architettonici, con “diverse modifiche puntuali”.
Il resto del progetto non subisce al momento modifiche, in attesa che l'Uft si esprima sulle 27 opposizioni già pendenti. Durante il termine di pubblicazione dei nuovi piani (conclusione 10 dicembre 2020), le modifiche apportate potranno eventualmente essere impugnate con nuove opposizioni. Tutto ciò si traduce peraltro in un allungamento dei tempi, con un posticipo di circa un anno dell’inizio lavori, a primavera 2022, mentre la conclusione è ora prevista per dicembre 2027.
Il progetto di terzo binario richiede anche la realizzazione di un secondo tunnel sotto il Montebello, parallelo a quello esistente, e sotto il ponte del Dragonato, nonché una nuova fermata Tilo dietro piazza Indipendenza. Tutto ciò – rammentano le Ffs – permetterà di ampliare ulteriormente l’offerta di traffico ferroviario regionale e renderla ancora più attrattiva: “È infatti uno dei presupposti, insieme al raddoppio del binario Contone-Locarno, al raddoppio del binario Contone-Ponte Ticino e a un nuovo binario d'incrocio a Minusio, per introdurre collegamenti regionali tra Bellinzona e Locarno ogni 15 minuti. La nuova fermata, da parte sua, porterà i viaggiatori direttamente nel cuore della capitale. Un progetto centrale per la mobilità futura del traffico regionale”. Il tratto di Bellinzona, ricordiamo, con l’avvento di AlpTransit rappresenta uno dei maggiori ‘colli di bottiglia’ ferroviari della Svizzera sull’asse del Gottardo; il suo potenziamento è destinato ad agevolare non solo il traffico regionale ma anche quello merci.
Nel frattempo, come anticipato dalla 'Regione' lo scorso 19 settembre, la procedura ha investito anche la Commissione federale di stima, presieduta per il Ticino dall'avvocato Filippo Gianoni e incaricata nel caso specifico di dirimere talune questioni che possono sorgere fra privati e Ffs. Fra queste, anche le prove a futura memoria volte ad analizzare gli stabili e i manufatti in generale (in cerca di difetti già oggi presenti e che un domani non potranno essere imputati all'importante cantiere) presenti nel raggio di 50 metri dai binari. Il loro numero ammonta a 240 e saranno peritati nell'arco di sei mesi dallo studio d’ingegneria di Bruno Lepori a Tesserete e dello studio di geomatica Lehmann-Visconti di Malvaglia.
Davanti alla Commissione federale di stima è intanto pendente la richiesta di un confinante affinché le Ffs presentino perizie foniche più legate alla realtà. Critiche vengono mosse verso i modelli teorici e matematici che analizzano la situazione attuale e pronosticano l'evoluzione futura con terzo binario e traffico ferroviario maggiorato. Una perizia chiesta dalla Commissione di stima a uno studio d'ingegneria della regione indica la necessità che le Ffs effettuino, direttamente sul terreno, rilievi sulla situazione esistente; ciò che migliorerebbe l'analisi della situazione a futura memoria. Per contro la medesima perizia ritiene adeguato il modello matematico usato dalle Ffs per indicare l'evoluzione a carico ferroviario pieno. Attualmente Ffs e Ufficio federale dei trasporti, contrari alla richiesta del confinante, chiedono la possibilità di ulteriormente esprimersi nell'ambito della procedura. Evasa questa fase, la Commissione di stima si esprimerà nel merito a inizio 2021; la decisione potrà essere a sua volta impugnata davanti al Tribunale federale.