Indizi, enigmi e indovinelli da risolvere utilizzando un'App per smartphone camminando per la città. Dal 19 luglio c'è una nuova attrazione a Bellinzona
“Come essere in un film” è il commento con cui tanti giocatori riassumono l'esperienza di Sato Code, la forma di escape room all'aperto che dal 19 luglio è possibile scoprire tra le vie del centro storico di Bellinzona. Invece che essere confinati in una stanza, indizi e enigmi sono distribuiti nel cuore della Turrita, che ospita in totale 10 postazioni. Per partecipare è necessario possedere uno smartphone, scaricare l'App, pagare il biglietto sul sito internet (al prezzo di 12 franchi a persona) e recarsi nel punto d'inizio, nel caso di Bellinzona posizionato in piazza del Sole. Una volta decifrato il primo indizio, sulla mappa del percorso verrà indicata la direzione per proseguire. Gli indizi possono essere ovunque: nei pressi di monumenti, edifici storici o una vetrina di un negozio. Ogni stazione presenterà una sfida più difficile della precedente, fino a quella finale. Per partecipare (è possibile farlo 24 ore su 24) bisogna essere almeno in due persone.
Una nuova attrazione che ben si presta ai gruppi, anche in occasione di compleanni o eventi di team building. Interessante anche l'opportunità per il turista di scoprire e esplorare la città sotto una chiave ludica. Visto il buon successo osservato in questo primo mese e mezzo, gli organizzatori hanno già annunciato che sarà possibile giocare almeno fine al termine dell'inverno.
Sato Code nasce nel 2017 dalla passione per enigmi, indovinelli e misteri di quattro compagni d’università con una formazione nel settore informatico/tecnologico. Ciò che ha permesso loro, dopo alcune prove, d'implementare il tutto, realizzare un sito web e inaugurare nel 2019 il primo percorso a Zurigo. Come seconda tappa, la scelta è caduta su Bellinzona. «Una città perfetta per Sato Code, con una dimensione raccolta e un centro storico bellissimo – dichiara alla 'Regione' Francesca Aliotta, tra i giovani responsabili della startup. «Dopo una partenza un po' in sordina, anche a causa del gran caldo e del periodo di ferie, ora la cosa sta prendendo piede, con tanti feedback di persone che ci contattano entusiasti dicendo di avere apprezzato l'esperienza. Quando sentiamo questi commenti ci rendiamo conto di aver raggiunto lo scopo primario, ovvero quello di offrire la possibilità di trascorrere una serata diversa all’aria aperta. Un'esperienza con forte carica emozionale, nella quale ci si trova sempre in movimento, senza tuttavia un tempo massimo per terminare il percorso come nelle classiche escape room. Sato Code si adatta inoltre a tutte le tipologie di giocatori, dai giovani fino alle famiglie. Il fatto che per giocare sia necessario essere almeno in due favorisce poi la componente sociale, a noi molto cara, di questo viaggio tra il virtuale e il reale».
Il filo conduttore del percorso si collega alla componente informatica/tecnologica dei fondatori. «Abbiamo scelto di rimanere nel contesto dell'IT security: tutto ruota attorno ad una chiave per decifrare dei documenti in codice. Va detto che in realtà gli indovinelli e gli enigmi non hanno esclusivamente a che fare con questo tema: sul percorso bisognerà ad esempio effettuare una mossa di scacchi, confrontarsi con la matematica, trovare un libro in una libreria oppure vincere una partita a un tetris particolare. Insomma: le attività nelle postazioni spaziano a 360 gradi». Agli interessati è lanciata la sfida di scoprirle tutte.
Altri percorsi sono già pronti ad entrare in funzione a Zurigo e presto anche a Berna. Data la buona esperienza ticinese, Sato Code - cha ha trovato il sostegno a livello di promozione di Ticino Turismo - sta ora valutando l'opzione di crearne uno anche a Lugano. Tutte le informazioni per mettersi a caccia di indizi nella Turrita sono sul sito www.sato-code.com.