Bellinzonese

Direzione casa anziani Biasca, botta e risposta sul concorso

Per il consigliere comunale Elio Rè 'interferenze inappropriate' dell'Esecutivo sull'Ente autonomo. Il municipale Rossetti respinge le accuse

29 luglio 2020
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“Interferenze inappropriate”. E ancora: “Abbiamo un Ente autonomo sì, ma autonomo in cosa?”. Senza peli sulla lingua il consigliere comunale Elio Rè della lista 'Abiasca' lancia accuse verso il Municipio per come starebbe gestendo la ricerca del nuovo direttore della locale casa anziani. A suo dire la procedura di concorso e di selezione dei candidati avrebbe dovuto essere avviata e portata avanti dal nuovo Ente autonomo comunale appositamente istituito l'anno scorso per occuparsi del settore, ma che per vari motivi non è ancora entrato in funzione sebbene la nomina dei membri di Cda risalga a fine 2019. “L'entrata in funzione – scrive Rè in un'interpellanza con la quale esprime critiche e chiede chiarimenti – è stata posticipata dal Municipio che, preso visione dell’audit commissionato alla ditta Iq, ha voluto procedere ad alcuni cambiamenti ritenuti urgenti e inderogabili”. Il concorso “è stato bandito dal Municipio in collaborazione con il Cantone dimenticando e interferendo a parer mio in maniera inappropriata e insostenibile nelle competenze del Cda. Meglio sarebbe stato rispettare quanto riportato nel messaggio municipale (che gettava le basi per l'istituzione dell'ente autonomo) il quale privilegiava la competenza riconosciuta al nuovo Cda rispetto alle funzioni politiche o alla ripartizione partitica che con questo modo di procedere mi sembra si voglia invece perseguire”. Una convinzione, quella di Rè, “suffragata dalla certezza che un Cda silente e superato nelle competenze di base avrà difficoltà nel costruirsi quell’autorità e stima necessaria alla conduzione dell’Ente”. Rè si dice inoltre convinto che si sia “tolto al Cda la motivazione ma soprattutto la possibilità di definire il suo modello di conduzione della casa anziani tarpandogli di fatto le ali. Ancora una volta non sappiamo dar seguito alle nostre scelte e stiamo delegando a persone ed entità esterne la responsabilità delle stesse”. In linea con queste convinzioni, seguono una serie di domane all'esecutivo.

'Agito in modo corretto e trasparente' 

Interpellato dalla 'Regione', il municipale Joël Rossetti, capodicastero Opere sociali ed egli stesso membro del Cda, rispedisce le critiche al mittente: «Ho partecipato a sette incontri fra le parti e ritengo che l'Ente autonomo sia stato coinvolto in modo adeguato e trasparente. Inoltre i colloqui con i candidati attualmente in corso avvengono in presenza di membri del Cda e del Municipio. Questo dopo che nella prima fase di preselezione dei trenta candidati hanno presenziato - col consenso dell'ente e dell'esecutivo - il sottoscritto nella mia doppia funzione, il segretario comunale e i consulenti esterni». La fase di transizione dopo le ratifiche di fine 2019, «si è prolungata un po' a causa del Covid, ma anche perché l'entrata in funzione dell'ente richiede un iter tortuoso e impegnativo». Entrata in funzione che il Municipio «intende concretizzare entro fine anno». Questo «avverrà di pari passo col passaggio dall'attuale Regolamento organico dei dipendenti della casa anziani al nuovo Contratto collettivo di lavoro per il personale occupato nelle case anziani, il cosiddetto Roca». In definitiva «l'ente, in assenza del Roca, non avrebbe potuto lanciare il concorso d'assunzione e il solo modo per bandirlo è stato tramite la procedura seguita dal Municipio. Il quale ha comunque sottoposto all'ente il testo del concorso prima di lanciarlo». Vero è – conclude Rossetti – che sono mancate informazioni all'indirizzo del Consiglio comunale. «A ogni modo – assicura – la nomina del direttore sarà decisa dal Municipio e ratificata dell'Ente autonomo».