Bellinzonese

Il Café du Parc completerà il Parco urbano di Bellinzona

Luce verde del Consiglio comunale alla seconda (1,9 milioni) e terza tappa (1,4) del progetto

Questa la versione aggiornata della seconda tappa
30 giugno 2020
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Archiviati passaggio di consegne alla presidenza, naturalizzazioni, consuntivi comunale ed enti vari, il Consiglio comunale di Bellinzona è passato questa sera al piatto forte costituito dai due messaggi per la seconda e terza tappa del Parco urbano all'ex campo militare. Tappe rispettivamente di 1,9 e 1,4 milioni, entrambe votate a maggioranza con 32 sì, 10 contrari e 3 astenuti senza l'appoggio di Ppd, Mps, Lega e Udc. Nel primo caso fra le opere previste vi sono anche la trasformazione dello specchio d’acqua, così previsto inizialmente, in una fontana con giochi d’acqua dinamici, la posa dell'albero del vento (già avvenuta) e l'illuminazione dell’area multifunzionale e quella dei giochi d’acqua, ma non il nuovo collegamento sopraelevato alla passerella del confinante Bagno pubblico inserito nel primo progetto e poi abbandonato; il secondo messaggio mira alla realizzazione del ritrovo pubblico Café du Parc. 

Chi per la sospensione, chi sì e chi no

Gabriele Pedroni a nome del Ppd ha chiesto, invano, la sospensione del messaggio per il Café, considerato come l'emergenza Covid abbia portato «molte incertezze, in particolare nel settore esercentesco che rischia di subire problemi a lungo termine. Perciò la costruzione di un'ulteriore struttura di ristoro genererebbe malumori fra i gerenti delle vicine strutture pure di proprietà della Città, quali Grottino Ticinese, bar/ristorante del Bagno pubblico, del Centro sportivo e annesso Lounge bar». Per Alberto Casari (Sinistra) la proposta di sospensione è poco sostenibile: «Investendo diamo un chiaro segnale all'economia dando lavoro alle ditte della regione. Si tratta di un segnale di lungimiranza, perché questo luogo diventerà un punto attrattivo per l'intera città». Ronnie David (Verdi) ha puntato sull'elemento centrale, ossia «l'importanza di questo luogo che attualmente non ha contenuti. Il Café permetterà di rendere fruibile questo spazio a chi oggi non ne conosce nemmeno l'esistenza. Il Café darà un senso compiuto alla zona che va assolutamente valorizzata». Critico Tuto Rossi (Udc): «Questo è l'esempio di come manchi un piano preciso nella progettualità della Città. Già lo spogliatoio è costato il 40% più del previsto, mentre oggi si palesano nuove priorità ed emergenze». Henrik Bang (Sinistra) ha dal canto suo ricordato che il Parco urbano sarà attorniato dal nuovo Istituto di ricerca in biomedicina che conterà 300 dipendenti, senza dimenticare Liceo, Commercio, Centro gioventù e sport. Ad unirli sarà il Parco urbano che risulterebbe incompleto senza il suo Café. Inoltre cos'ha insegnato l'emergenza Covid? La voglia di natura. Quella che il Café valorizzerà a due passi dal centro cittadino». Scettica Alice Croce Mattei (Ppd) che ha rimarcato l'assenza, tutt'oggi, del consuntivo della prima tappa «che ha sforato ma non si sa di quanto. Un progetto fatto a fette che rischia di perdere contenuti per i vari sorpassi e per i vincoli architettonici. E poi il punto dell'animazione e degli eventi: due panchine e un bar non fanno vivere un parco. Il Municipio dia chiare indicazioni». Il sindaco Mario Branda ha spiegato che le tre tappe e i rispettivi contenuti si legano fra loro nel progetto complessivo e anche contabilmente.

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