L'inchiesta non è ancora conclusa ma per due di essi, che si erano avventati entrambi contro il 25enne, si prospetta il reato di aggressione
Sono stati tutti scarcerati i protagonisti della rissa avvenuta lo scorso 6 giugno al Bar Viale di Bellinzona che ha coinvolto una ventina di giovani. Alle prime scarcerazioni avvenute pochi giorni dopo l'episodio di violenza, hanno fatto seguito anche le altre; da ultimo settimana scorsa è tornato in libertà anche il 25enne, il più vecchio dei sei arrestati perlopiù minorenni. Ministero pubblico e Magistratura dei minorenni hanno predisposto delle misure per evitare che le due fazioni si scontrino nuovamente, chiedendo ai protagonisti di rimanere lontano dalle altre persone coinvolte nell'inchiesta penale - condotta dal procuratore pubblico Nicola Respini - e, in particolare per i minorenni, di rientrare a casa entro le 19.30. Mentre l'inchiesta è ancora in corso il procuratore Respini spiega alla 'Regione' che sono stati chiariti alcuni aspetti. In particolare il fatto che i giovani non si siano dati appuntamento nel locale pubblico per darsele di santa ragione, ma l'incontro (poi sfociato in uno scontro) è stato casuale. Tra i ragazzi coinvolti, ricordiamo, già in passato c'erano stati degli episodi di violenza, come raccontato al nostro giornale dalla madre di due arrestati che aveva già fatto più segnalazioni alla polizia. Per gli indagati si prospetta principalmente il reato di rissa, mentre per due di essi - coloro che in una seconda fase della rissa si sono avvenutati contro il 25enne - di aggressione. La polizia sta effettuando gli ultimi accertamenti prima della chiusura dell'inchiesta.