Bellinzonese

Dal Cc di Bellinzona un milione per Pmi e Sa in difficoltà

Il legislativo cittadino riprende i lavori in palestra dopo tre mesi di stop. No all'emendamento Mps che chiedeva un altro milione per le famiglie

La palestra del Ciossetto di Sementina questa sera in versione politica (Ti-Press/Golay)
25 maggio 2020
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Dopo tre mesi di stop forzato a causa della pandemia il Consiglio comunale di Bellinzona è tornato a riunirsi questa sera iniziando da un minuto di silenzio dedicato alle persone decedute a causa del Covid. Per consentire il rispetto della distanza sociale fra i 52 consiglieri presenti insieme ai sette municipali si è optato per la palestra del Centro Ciossetto di Sementina, dove c’era posto sufficiente anche per accogliere la quarantina di candidati alla naturalizzazione (richieste tutte accolte). Corposo l’ordine del giorno che indicava lo stanziamento di svariati crediti per opere e investimenti di vario genere, con un ammontare complessivo che supera i 13 milioni di franchi, incluso l’aiuto straordinario di un milione - votato quasi all'unanimità, con un solo astenuto - da destinare alle attività economiche in difficoltà. La seduta è cominciata con tre no alla modifica dell’ordine del giorno: Tuto Rossi (Udc) chiedeva di discutere dei decessi Covid alla casa anziani di Sementina e dei sorpassi di spesa nei tre canteri Stadio, Oratorio e Policentro; l’Mps di discutere una risoluzione volta a chiedere alla Sezione enti locali una verifica sull’operato del Municipio in materia di sorpassi.

Per le microimprese e le società

Di stretta attualità il tema dell’aiuto comunale alle medie, piccole e micro imprese locali che al netto degli aiuti federali e cantonali riscontrano difficoltà nel proseguire l’attività nel periodo di emergenza Covid. Un aiuto d’emergenza per il quale il Municipio ha chiesto e ottenuto la creazione di un fondo di un milione di franchi con la possibilità di destinare prestiti di 10mila franchi rimborsabili in 36 mesi a tasso zero. Una ventina finora le richieste accolte positivamente, provenienti da più quartieri. Dal canto suo con un emendamento il Movimento per il socialismo (Mps) proponeva d'istituire un secondo fondo, anch’esso dotato di un milione di franchi, per le famiglie in serie difficoltà in questo periodo di crisi e il cui salario netto mensile non supera i 6’000 franchi; proposta tuttavia non accolta dal plenum. La relatrice della Commissione gestione, Lelia Guscio, e i capigruppo hanno sottolineato la tempestività con cui l'Esecutivo ha voluto dare un segnale non solo simbolico ma anche concreto. Paolo Locatelli ha dal canto suo evidenziato le proposte del Ppd volte a potenziare ulteriormente il pacchetto di aiuti, anche allungando i termini per l'accesso al credito, e ha ricordato che la crisi mostrerà i suoi effetti a lungo termine e non si esaurirà certo quest'anno. Manuel Della Santa (Plr) concorda, rilevando che la pandemia rischia di metter in ginocchio molte attività economiche, anche le piccole Società anonime che il messaggio municipale non includeva (ora sì) fra i beneficiari: «Sarà poi necessario ragionare sulle politiche anticicliche d'investimento e su quelle fiscali a sostegno di una sana economia sul territorio».

Per le persone più fragili: non ora

Lisa Boscolo (Unità di sinistra) ha invitato a non dimenticare i problemi sociali generati dalla pandemia, laddove il tessuto sociale era già fortemente a rischio prima: «Le conseguenze rischiano di essere nefaste, con intere famiglie che rischiano di finire in assistenza. Da qui la necessità di aiuti mirati tramite l'istituzione di un fondo sociale che a Bellinzona già esiste ma ora andrebbe potenziato con un altro milione». Da qui l'appoggio all'emendamento presentato dall'Mps. A suo nome Angelica Lepori ha ricordato che ci sono intere categorie di persone a rischio, basti pensare a coloro che lavorano in nero nelle pulizie domestiche. Per Ronnie David (Verdi) è importate «sostenere veramente l'economia locale di filiera corta e le persone meno abbienti». Alessandro Lucchini (Pc) ha quindi insistito sulla necessità di dotare la Città di un regolamento col quale gestire in modo trasparente lo stanziamento di aiuti sociali a chi si trova maggiormente in difficoltà: «Quanto alle Pmi, sarebbe auspicabile istituire anche aiuti a fondo perso e prestiti con interessi negativi». Contrario all'emendamento Mps Giulio Deraita (lista civica Liberi) che ha auspicato semmai un ulteriore messaggio municipale meglio ponderato e rivolto a risolvere le reali necessità di chi è veramente in forti difficoltà. Il Municipio - ha spiegato il capodicastero Finanze Mauro Minotti - ha accolto le richieste aggiuntive formulate dalla Gestione, a parte una che richiede ancora altre analisi: «Prematuro per contro votare oggi l'emendamento Mps, la cui proposta raccoglie tuttavia la nostra attenzione. Va approfondita ma in modo disgiunto dall'aiuto per Pmi e Sa». Il Cc ha infine seguito questa via riservando all'emendamento solo 12 voti su 52.  

I crediti richiesti

Quanto ai singoli messaggi municipali, sono stati stanziati 2,75 milioni per la quarta tappa di risanamento del Bagno pubblico, che di milioni ne richiederà alla fine complessivamente una dozzina. L'intervento in programma prevede la sistemazione, finalmente, del blocco spogliatoi situato sotto la cassa e contenente wc e docce calde, nonché gli spogliatoi della Turrita Nuoto; saranno inoltre aggiunti un servizio igienico per il lounge bar e spruzzi d'acqua vicino alla vasca non nuotatori. Restando nel quartiere centrale, e meglio a Palazzo civico, 343mila franchi sono stati destinati alla ristrutturazione della sala del Consiglio comunale, che sarà dotata di nuova illuminazione, impianto fonico, voto elettronico e videoproiezione, ma non di strumentazione per le dirette streaming nonostante tempo fa sia stata votata in tal senso una mozione dei Verdi (se ne riparlerà forse più in là).

Domani sera si riprende

Domani sera la seduta sarà destinata a quattro ulteriori crediti. Altri 2,27 milioni saranno destinati all'eliminazione di barriere architettoniche sempre a Palazzo civico, al centro tennistico cittadino (dove saranno investiti anche 840mila franchi per il rinnovo dell'impiantistica acqua), alla chiesa Collegiata, all'ex casa comunale di Claro e alla sala multiuso di Monte Carasso. L'impegno della Città si trasferirà poi nei parchi gioco, con cinque rinnovi parziali e dodici totali per complessivi 3,28 milioni. Una cifra analoga (3,2 milioni) andrà poi a costituire il credito quadro 2020-23 per la manutenzione straordinaria di strade comunali in otto quartieri; a questo riguardo la Commissone edilizia ha spronato il Dicastero opere pubbliche ad aumentare i crediti di conservazione onde evitare che le situazioni già compromesse peggiorino ulteriormente.