Bellinzonese

Bellinzona, da domani il servizio comunale per spesa a domicilio

Il Municipio invita inoltre i gruppi di volontari già costituiti da altri enti attivi sul territorio a contattare i Servizi sociali per coordinare gli interventi

15 marzo 2020
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A partire dalle ore 9 di domani, lunedì 16 marzo, il Municipio di Bellinzona ha predisposto un servizio di supporto – fornitura di generi alimentari e altre necessità – per le persone che a causa della diffusione del coronavirus devono restare a domicilio. Il servizio è rivolto esclusivamente alle persone sopra i 65 anni che non possono fare capo a familiari o conoscenti ed a persone di età inferiore che per ragioni di salute devono restare a casa. Da domani mattina le persone interessate possono contattare la hotline cittadina al numero telefonico 058 203 19 99. La hotline sarà operativa dalle 9 alle 11 e dalle 13.30 alle 15.30.

Risponderanno alle chiamate gli operatori del servizio sociale e degli sportelli LAPS di Sementina e Bellinzona, che raccoglieranno le richieste di spesa degli utenti o altre necessità, fornendo nel limite del possibile anche informazioni e rassicurazioni. Infatti oltre ai bisogni primari, anche le conseguenze della solitudine non vanno sottovalutate, soprattutto se accentuate da un'assenza di contatti prolungata.

L'obiettivo è anche coordinarsi con gli enti già attivi

Il Municipio invita volontari e gruppi di volontari, inclusi quelli già costituiti da altri enti attivi sul territorio, a contattare al medesimo numero i Servizi sociali per coordinare il loro intervento. Tale contatto è necessario anche per garantire che qualsiasi iniziativa di aiuto alle persone vulnerabili avvenga nel rispetto delle corrette precauzioni sanitarie.

La spesa sarà effettuata dai collaboratori della Città e successivamente distribuita dagli addetti dell’Associazione Bellinzonese Aiuto a Domicilio (ABAD), il cui personale è preparato e potrà adottare tutte le precauzioni sanitarie a garanzia degli utenti. A questo proposito si informa sin da ora che non sarà effettuata alcuna transazione in contanti. La spesa sarà successivamente fatturata sulla base di note di credito, dato che il denaro contante è un possibile vettore del contagio.