Bellinzonese

Arbedo-Castione, via libera governativo alla grande zona 30

Irricevibile, per il CdS, il ricorso dell’associazione Amica che chiedeva misure più incisive nel progetto comunale voluto per entrambe le frazioni

(Ti-Press)
5 febbraio 2020
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L’Associazione per il miglioramento ambientale di Castione (Amica) si è vista rigettare in questi giorni dal Consiglio di Stato – che lo ha ritenuto irricevibile – il proprio ricorso contrario al progetto per l’introduzione generalizzata su tutto il comprensorio comunale del limite di velocità di 30 km/h. Motivo: essendo l’associazione attiva solo sul piano locale, ossia nella frazione di Castione, non può essere ammesso un suo ricorso che comprenda l’intero territorio comunale, come nel caso in questione.

Il progetto che sembrerebbe essere una primizia sul piano cantonale, dovrebbe quindi poter concretizzarsi nel corso del 2020, sempre che l’Amica non decida d’impugnare la decisione governativa rivolgendosi con un altro ricorso al Tribunale cantonale amministrativo. Ciò che finirebbe per procrastinare ulteriormente l’opera attesa da molti abitanti e che la stessa Amica vuole, ma con modifiche sostanziali. L’ok municipale al progetto da un milione di franchi – credito che il Legislativo aveva votato nel maggio 2018 – era giunto il 4 marzo 2019 sulla base del preavviso positivo espresso dalla Divisione delle costruzioni attiva al Dipartimento del territorio. In quella circostanza l’esecutivo locale (guidato dal sindaco Luigi Decarli) aveva respinto l’opposizione depositata dall’Amica (presieduta da Alberto Robustelli), che si è quindi rivolta al CdS con un ricorso riproponendo le medesime considerazioni.

Cos'è previsto

Duplice l’obiettivo perseguito dall’autorità comunale: incrementare la sicurezza di pedoni (e veicoli) e migliorare la qualità di vita in entrambi i quartieri. In particolare a Castione, dove il carico di traffico è maggiore rispetto ad Arbedo soprattutto per la presenza della zona commerciale frequentata dagli abitanti della regione, l’introduzione della zona 30 verrebbe affiancata sia da misure di moderazione del traffico volte a indurre i conducenti ad adottare una guida più lenta e prudente, sia da migliorie dei percorsi pedonali così da risolvere le attuali soluzioni di discontinuità. Bifronte la situazione ad Arbedo, dove la zona 30 è peraltro già realtà nella zona nord della Polveriera: il reticolo di stradine comunali che caratterizza la parte alta della frazione induce da solo gli automobilisti a moderare la velocità; mentre la parte più bassa, collegata alla strada cantonale d’accesso a Bellinzona in direzione sud, presenta cifre significative di transiti quotidiani (con un tetto di 2’500 in via delle Scuole) sulle quali la zona 30 dovrebbe poter incidere.

Fare di più e meglio?

Se in linea di principio Amica saluta positivamente l’idea di implementare una vasta zona 30 nelle due frazioni, per contro nell’opposizione e nel ricorso riteneva gli interventi pianificati non in grado di risolvere concretamente tutti i problemi presenti sulle strade locali. A suo dire sarebbero necessarie misure ben più incisive per contrastare il traffico parassitario, in primis a Castione dove la crescita è avvenuta parallelamente al forte sviluppo edilizio degli ultimi anni. Da qui l’auspicio di vedere implementati nel progetto municipale un numero maggiore di marciapiedi rialzati, sensi unici, opere per il rallentamento della velocità e una colorazione differenziata della carreggiata nelle zone sensibili. Nonché l’eliminazione di un certo numero di posteggi, come pure il miglioramento del transito dei mezzi pubblici. Pure da considerare, a mente dell’Amica, il previsto ampliamento del centro scolastico di Castione, la cui pianificazione è bloccata da un ricorso sottoscritto dal vicinato.