Bellinzonese

Espocentro, gli ex gestori ribattono: 'Non c'erano debiti'

Il cofondatore delle due società risponde a Mike Radosavljevic sottolineando che al momento della cessione la struttura era perfettamente funzionante

Ti-Press
22 gennaio 2020
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Al momento della cessione, nel 2012, della EspoCentro Sa e della EspoTicino Sa ai nuovi gestori non c'erano fatture e debiti scoperti relativi alla gestione corrente. Lo sottolinea Romano Baroni, cofondatore delle due società ed ex direttore in replica alla presa di posizione diffusa oggi da Mike Radosavljevic. Nel suo scritto in cui negava l'imminente fallimento della struttura, l'attuale direttore dell'Espocentro spiegava infatti che "da quando è stato rilevato il padiglione, e quindi anche la società, abbiamo sempre cercato di migliorare il nostro lavoro e soprattutto ho voluto risanare i debiti che la vecchia gestione ha lasciato".

Invece, viene precisato stasera da Baroni, c'era solo l’ipoteca della banca per la costruzione, "con gli interessi tutti pagati (e gli interessi in quel momento erano quattro volte quelli attuali!) e la fideiussione verso il Municipio di Bellinzona. Altri debiti per la gestione corrente erano stati tutti pagati. In quel momento la struttura era perfettamente funzionante e l’arredamento, salone e ristorante, in ottimo stato".

Organizzazione della fiera demandata a un'altra ditta

Baroni fa piuttosto notare un altro aspetto dell'attuale situazione. L'ex gestione, spiega, aveva investito un grosso capitale in materiale moderno per l’allestimento degli stand fieristici (pareti e istallazioni elettriche) per coprire una superficie espositiva di 6'000 metri quadrati. "Visto che l’organizzazione della fiera è già stata demandata ad un’altra ditta, mi chiedo se questo prezioso investimento sia ancora di proprietà della EspoTicino Sa". E aggiunge: "Evidentemente non mi può certo far piacere apprendere che sta andando a catafascio un’attività da me iniziata oltre quarant’anni fa, in collaborazione con l’avvocato Marco Cereda, Ivan Coggi ed i compianti Teo Zeli e Gustavo Senn".

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