In marzo il Municipio cambierà il nome della strada dedicandolo al noto poeta, ma un abitante sta mobilitando il vicinato: 'Massimo rispetto. Tuttavia...'
Cambiare via Belsoggiorno in via Giorgio Orelli? “Con tutto il rispetto che gli devo”, si tratta di una “volontà riduttiva e poco rispettosa nei confronti dell’attuale nome che ha così ben coabitato col poeta e scrittore della nostra città”. Questo il senso della raccolta firme avviata in settimana da un abitante nella strada di Ravecchia rivoltosi con un appello al vicinato e con una lettera inviata al Municipio di Bellinzona verso fine dicembre. Nella missiva il cittadino sollecita una riflessione sull’opportunità di modificare la denominazione della strada residenziale dedicandola al compianto poeta e scrittore spentosi nel novembre 2013.
Nato ad Airolo nel 1921, originario di Villa Bedretto e Prato Leventina, Orelli ha abitato fino al suo decesso in quella strada cittadina e perciò il Municipio ha deciso di dedicargliela cogliendo l’occasione per intervenire anche su altre tre vie. Il cambiamento, deciso a giugno e comunicato al vicinato lo scorso novembre, è previsto nel corso della primavera (non più il 1° marzo come ipotizzato a suo tempo) quando anche l’attuale via Ospedale sarà rinominata via Athos Gallino in memoria del medico e politico che fu anche sindaco della Città. Questo mentre l’8 marzo (Festa della donna) la piazzetta prospiciente l’entrata dell’Ufficio cantonale dei permessi – sempre nel quartiere di Bellinzona, accanto all’incrocio fra viale Franscini e via Lugano – diventerà via Lucia Buonvicini, la partigiana attiva durante la seconda guerra mondiale lungo la frontiera; e il primo tratto di via Linoleum a Giubiasco prenderà il nome di Ada Martinoli, già municipale del Borgo.
Ma torniamo in via Belsoggiorno. “Premetto di nutrire profondo rispetto verso Giorgio Orelli del quale ho avuto il privilegio d’essere dirimpettaio per vari anni”, attacca il promotore della raccolta firme scrivendo al Municipio: “Soltanto alcune spanne ci separavano e spesso ho avuto l’occasione d’incontrarlo e di scambiare con lui varie opinione”. Essendo “cosciente del suo spessore, il disappunto per la ridenominazione non riguarda il suo indiscusso valore come letterato di grande risonanza”. Infatti via Belsoggiorno “ha riferimenti storico-culturali ben radicati e suscita un’impressione piacevole che valorizza il luogo e connota il quartiere”. Da qui la convinzione che non sia “appropriato abbandonare il nome al quale siamo, con gli abitanti della via e non solo, particolarmente legati”. In fondo via Belsoggiorno “non costituisce che la strada d’accesso al suo luogo d’accoglienza bellinzonese”, mentre “egli irradiava a Bellinzona, pedone o in bicicletta, lungo vari itinerari”. Da qui il suggerimento affinché si adotti un’alternativa che eviti la cancellazione dell’attuale nome “sicuramente apprezzato da Giorgio Orelli stesso”. Una prima idea riguarda la dedica commemorativa di via Belsoggiorno al poeta, narratore, saggista e traduttore. Oppure, altro suggerimento, ribattezzare il Passaggio Belsoggiorno, camminatoio che congiunge la strada al Dragonato e “alquanto percorso dal professore durante le sue passeggiate”. O, ancora, intestare a Giorgio Orelli un’altra strada, o nuova strada, risolvendo eventuali doppioni o esigenze emerse dopo l’aggregazione o nell’ambito dell’espansione della capitale.