È quanto propone il Municipio per fare un altro passo a beneficio dei nuclei familiari. Le sedi, per un totale di 135 posti, sono previste a Bellinzona (2), Claro, Gnosca
Il Municipio di Bellinzona detta il prossimo passo a sostegno dei nuclei familiari. Dopo essersi concentrato sulle mense scolastiche, è infatti pronto il messaggio da sottoporre al Consiglio comunale relativo alla creazione sul territorio cittadino dei primi quattro centri extrascolastici gestiti dal Comune. Se il legislativo non si opporrà alla volontà dell’esecutivo, il servizio (a beneficio di bambini e ragazzi in età della scuola dell’obbligo) verrebbe proposto a Claro (all’interno dello stabile patriziale), Gnosca (nella sala multiuso della scuola elementare a beneficio anche dei quartieri di Gorduno, Moleno e Pianezzo) e Bellinzona, dove sono previsti due sedi: una all’interno di una stabile di fronte alla sede delle scuole elementari nord (per i bisogni dell’adiacente scuola e di eventuali altre sedi del quartiere di Bellinzona) e una all’interno della scuole elementari delle Semine per i bisogni extrascolastici del relativo quartiere.
I quattro nuovi centri entrerebbero in servizio a partire dall’inizio del prossimo anno scolastico (ma non si esclude l’apertura anticipata nel corso della prossima estate) e andrebbero a sommarsi ai tre a gestione privata già presenti sul territorio comunale (Polo Sud a Bellinzona, Camalù a Giubiasco e L’Aquilone a Monte Carasso). I posti nei centri extrascolastici a gestione comunale sarebbero 135 (è ipotizzata la frequenza di 92 bambini): 50 alle Semine, 30 alle scuole nord, 45 a Claro e 10 a Gnosca. Si prevede la presa a carico degli ospiti nel primo mattino, durante la pausa pranzo e dopo scuola, ma il servizio è pure finalizzato per accogliere bambini anche al di fuori del periodo scolastico. Il tutto, si legge nel messaggio municipale, "in uno spazio collettivo diurno di qualità, protetto ed educativo" (saranno presenti, oltre a un direttore unico, educatori responsabili formati, operatori e sorveglianti).
Al fine di poter beneficiare di importanti sussidi da parte del Cantone (che con un contributo pari al 50% fisserebbe a 245mila le spese di gestione a carico della Città), si prospetta un’apertura per 48 settimane annue, dalle 7 alle 19 durante i giorni feriali. Le retta giornaliera per gli utenti sarebbe di 20 franchi.
Il Comune prevede di investire 350mila franchi (suddivisi fra i quattro luoghi individuati per ospitare il servizio) riconducibili a ristrutturazioni, migliorie e acquisto di materiale. C'è inoltre da considerare il costo degli affitti per lo stabile del Patriziato di Claro (24mila franchi annui) e dello stabile su viale Giuseppe Motta (65mila annui) sede del centro delle scuole elementari nord.
Inizialmente, si legge nel messaggio municipale, "a causa delle tempistica molto ristretta" il Municipio rinuncerebbe alla gestione in proprio attribuendo il mandato su concorso ad associazioni già presenti sul territorio e che gestiscono centri extrascolastici.
Come spiegato questa mattina in conferenza stampa dal capodicastero Servizi sociali Giorgio Soldini e dal sindaco Mario Branda, la proposta si inserisce nella politica a favore della conciliabilità lavoro-famiglia, promossa dall’esecutivo con la pubblicazione nel 2018 di uno specifico sondaggio volta a individuare i bisogni primari dei genitori con figli fino ai 15 anni. Ciò che, tenuto conto delle necessità emerse dal formulario compilato da oltre 1'800 nuclei familiari (su un totale di 3'941), ha già portato nel corso del 2019 alla realizzazione di 5 nuove mense scolastiche a gestione comunale (che si sono sommate alle sei già presenti) e all’ampliamento di buona parte di quelle già esistenti. Ciò che ha portato ad un aumento di 180 unità dei posti mensa a disposizione delle famiglie bellinzonesi, passando da circa 150 a 330 posti mensa per la scuola elementare.
Dopo aver affrontato la priorità legata alle mense e sottoposto ora una nuova proposta al Consiglio comunale, Soldini ha annunciato che il tema degli asili nido e preasili (altra esigenza concreta emersa dal sondaggio) sarà verosimilmente trattato nel corso della prossima legislatura. «Per ora – ha affermato Soldini – possiamo considerare mantenuta la promessa fatta dal mio dicastero di volersi concentrare sul tema dei centri extrascolastici subito dopo aver concretizzato il progetto per le mense».
«La Città aggregata non significa solo grandi progetti, ma anche avvicinarsi alla esigenze pratiche e concrete della vita quotidiana dei cittadini», ha dal canto suo sottolineato il sindaco Mario Branda.