Bellinzonese

Airolo, piccolo incendio ma difficile da domare

A causa della presenza di un agente inquinante, sono risultate complicate le operazioni di spegnimento del rogo divampato in un centro di selezione e triturazione di materiali

(Dipartimento del territorio)
30 ottobre 2019
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In occasione della raccolta di ingombranti nel Comune di Airolo, a seguito delle operazioni di selezione e triturazione dei materiali, in un apposito centro autorizzato è divampato un incendio di piccole dimensioni. Il controllo e la risoluzione dell’evento – informa in una nota il Dipartimento del territorio (Dt) – sono risultati complicati a causa delle caratteristiche atipiche dell’incendio, alimentato da un particolare agente inquinante. 

Accertamenti effettuati dai servizi del Dt e dai Corpi pompieri coinvolti durante l’evento hanno infatti confermato che la combustione si è sviluppata da un contenitore di un prodotto chimico, verosimilmente destinato alla lotta di talpe e altri roditori. Taluni prodotti di questo tipo a contatto con l’acqua o l’umidità (dal terreno e/o dall’aria) liberano un gas molto tossico ed infiammabile, la fosfina, caratterizzata da un odore sgradevole. Un gas che anche in piccole quantità può arrecare danni, anche gravissimi, alla salute delle persone.

l Dt ricorda che “i rodenticidi (eliminano i roditori) tossici e particolarmente pericolosi possono essere utilizzati esclusivamente da professionisti adeguatamente formati quali agricoltori, giardinieri o disinfestatori per la lotta contro le infestazioni. Nell’impiego sono richiesti il massimo rigore e il rispetto delle prescrizioni d’uso e di sicurezza. Per il corretto smaltimento è necessario riconsegnare i prodotti al punto vendita o in alternativa presso l’Azienda cantonale dei rifiuti (ACR). È anche possibile fare capo al servizio di raccolta e di trasporto dei rifiuti speciali o presso i Comuni nei giorni previsti per la raccolta di questi rifiuti. Per contro, è assolutamente vietato lo smaltimento attraverso altre filiere (es. nei rifiuti solidi urbani) o le canalizzazioni“. 

Vista la pericolosità di rodenticidi tossici, come già fatto in passato, il Dt “richiede ai privati che dovessero essere entrati in possesso di prodotti simili di procedere al regolare smaltimento degli stessi come rifiuti speciali“.